CAN 2025. Il Marocco alla ricerca dell’equilibrio offensivo contro la Repubblica Centrafricana

CAN 2025. Il Marocco alla ricerca dell’equilibrio offensivo contro la Repubblica Centrafricana
CAN 2025. Il Marocco alla ricerca dell’equilibrio offensivo contro la Repubblica Centrafricana
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A poco più di un anno dalla Coppa d’Africa 2025 (CAN), organizzata in Marocco dal 21 dicembre 2025 al 18 gennaio 2026, la Nazionale si cerca ancora in attacco. La colpa in particolare è uno squilibrio nella sua animazione offensiva. Gli avversari non lo ignorano e mettono in atto misure difensive.

Il doppio confronto contro la Repubblica Centrafricana, il primo dei quali si gioca sul prato dell’ Stadio d’onore Oujda, questo sabato 12 ottobre (20:00), nell’ambito della terza giornata delle qualificazioni CAN 2025, rappresenta l’occasione ideale per testare nuovi modelli di gioco e acquisire imprevedibilità.

È un evento tanto importante da sottolinearlo: il ct della nazionale, Walid Regragui, ha convocato Adam Aznou (Bayern Monaco) e Youssef Belammari (Raja Club Athletic), due specialisti del ruolo di terzino sinistro. Giocatori capaci di dare nuova linfa ed equilibrio all’animazione offensiva della Nazionale.

Elementi che saranno decisivi” contro la Repubblica Centrafricana che si organizzerà attorno ad un blocco difensivo basso. Dobbiamo trovare le soluzioni e gli schemi giusti”, ha affermato il tecnico nella serata di venerdì 11 ottobre, nel corso della tradizionale conferenza pre-partita.

Una partita troppo orientata a destra

Creare lacune in difese dense e attendiste rappresenta il più grande margine di miglioramento per la squadra nazionale. Di fronte a questo tipo di organizzazione difensiva, gli uomini di Walid Regragui hanno difficoltà a creare occasioni chiare. Come evidenziato da Punteggio xG (1,49) e numero di tiri in porta (3) dei Leoni dell’Atlante durante la vittoria di misura contro il Lesotho.

In confronto, hanno trovato il bersaglio sei volte per un punteggio xG di 3,83 contro il Gabon (4-1) che non ha chiuso completamente la partita. Il fatto che l’epicentro dell’attacco marocchino è sul lato destro non è estraneo alle prestazioni difensive del Lesotho. I leader tecnici dell’EN spesso si uniscono in questa zona del campo. Ma il loro contributo offensivo, per quanto importante possa essere, difficilmente metterà in dubbio l’avversario.

Al contrario, Il Marocco fa molto affidamento sul lato destro del suo attacco che rende più facile il compito di opporsi ai difensori. Le assenze di Brahim Diaz e Hakim Ziyech durante questo incontro, unite alla convocazione di Adam Aznou e Youssef Belammari, porteranno più varietà in un settore offensivo che ne è privo.

“Non ho preoccupazioni per Belammari, né mentalmente né tecnicamente. Porta un tocco tecnico che offrirà soluzioni. Insieme ad Adam Aznou sono due ottimi giocatori”, assicura il Ct della Nazionale. Concretamente, i due nuovi terzini sinistri della Nazionale permetteranno una migliore occupazione del campo in larghezza.

Generalmente, l’allenatore della nazionale allinea una curva a destra a sinistra, che tende naturalmente a indirizzare check e passaggi verso l’interno del gioco. Non è un caso che solo un terzo dei cross sia arrivato da sinistra nei tre incontri che hanno preceduto quello del Lesotho.

Moltiplicare le fonti di pericolo

Al contrario, la vittoria sui giocatori lesotici ha evidenziato i benefici portati da un giocatore mancino. Nella prima metà, Adam Aznou aveva più libertà del suo compagno di squadra dall’altra parte. Nel secondo atto, il riaggiustamento difensivo effettuato dal Lesotho per controllare Aznou ha offerto spazio ad Achraf Hakimi e Hakim Ziyech, che hanno segnato l’unico gol della partita.

In totale, il Marocco avrà attraversato trenta volte verso l’area di rigore del Lesotho, quasi la metà delle quali merito di Adam Aznou (6) e Achraf Hakimi (7). Sapendo che ci sono poche possibilità che la Repubblica Centrafricana salga a bordo, sarà essenziale moltiplicare le fonti di pericolo per continuare la serie di successi (4).

A 26 anni, Youssef Belaamri ha un’occasione d’oro per integrarsi permanentemente nella nazionale. Soprattutto perché nessuno si è imposto sul posto di terzino sinistro. La squadra Raja ritorna in gran forma. È coinvolto in quattro gol in nove partite (3 assist e un gol), o la metà del totale della stagione precedente, due mesi prima della pausa invernale.

Il nativo di Rabat avrà senza dubbio l’opportunità di sfruttare gli spazi lasciati da Abdessamad Ezzalzouli ed Eliesse Ben Seghir, che non esitano a spostarsi al centro del campo. Ha dalla sua la qualità dei passaggi nei 30 metri avversari e la precisione nei cross (42%). Qualità ricercate dal Marocco nella corsa alla seconda Coppa d’Africa.

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