Dakar, “la madre delle battaglie”

Dakar, “la madre delle battaglie”
Dakar, “la madre delle battaglie”
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La corsa per i seggi nell’Assemblea nazionale in occasione delle elezioni legislative del 17 novembre si preannuncia epica il giorno successivo alla pubblicazione delle forze presenti. Da un punto di vista simbolico, per la sua posizione e in quanto semplicemente un vasto territorio elettorale, Dakar costituisce una questione importante in queste competizioni elettorali. La lotta per la leadership del dipartimento di Dakar promette di essere la “madre della battaglia” tra il nuovo partito al potere, determinato a sostenere i suoi ex alleati elettorali Yewwi askan wi, raggruppati attorno alla coalizione guidata “Samm” Sa Kaddu dall’attuale consigliere Barthélémy Dias. Ma anche di fronte alle coalizioni guidate dall’ex capo di Stato Macky Sall, dal suo ex primo ministro Amadou Ba.

Il dipartimento di Dakar, più delle altre località, rappresenterà una grande sfida per le forze presenti che si sono formate domenica scorsa in preparazione alle elezioni legislative anticipate del 17 novembre.

Caduta nelle mani dell’opposizione durante le ultime elezioni, la lotta per il controllo della capitale senegalese si preannuncia epica e sarà la “madre delle battaglie” tra i pesi massimi della politica senegalese. A parte il potere socialista che ne aveva fatto il suo dominio nei primi decenni, Dakar è diventata una questione capitale per tutti i regimi che si sono succeduti alla guida del paese. La sfida che la nuova potenza dovrà affrontare sarà né più né meno che strappare la regione di Dakar all’opposizione. Per ottenere un’ampia maggioranza di seggi che gli permettano di affermare il suo progetto politico è indubbio che sia necessario il controllo dell’elettorato di Dakar.

In questa direzione sarà fondamentale il controllo sulla capitale senegalese. Nominato capo della lista nazionale della coalizione “Samm Sa Kaddu” (Taxawu Senegal, il Prp, i Servant, l’Arc, Gueum Sa Bopp, i Pur e Agir), il sindaco di Dakar, Barthélémy Dias sarà in prima linea per guidare le truppe dalla lista dipartimentale di Dakar.

In questa battaglia, il consigliere comunale di Dakar dovrà affrontare grandi sfide: se può ancora, in qualità di magistrato capo di Dakar, basarsi sui risultati ottenuti negli ultimi anni nel comune di Dakar, deve chiedersi se può ancora conserva questo indice di popolarità che aveva ottenuto per la prima volta con il suo leader del Taxawu Dakar Khalifa Sall, che riuscì a mettere in pausa il partito al potere nel 2017 nel dipartimento di Dakar. Barthélémy Dias è riuscito a capitalizzare questa risorsa durante la sua lunga collaborazione con l’attuale leader di Pastef all’interno della grande coalizione Yewwu Askan wi. In ogni caso, le elezioni legislative permetteranno alla coalizione presidenziale guidata da Ousmane Sonko di dare una risposta politica e soprattutto di riscattare il proprio onore nei confronti dei suoi ex alleati che, secondo gran parte degli attivisti, si sono mostrati sleale nei confronti di detta formazione. Nella capitale sarà quindi atteso il sindaco di Dakar. Un campo in cui ritroverà il suo avversario Abass Fall che guiderà il Pastef. Le ultime elezioni presidenziali vinte con 280.000 voti saranno sufficienti come barometro per il campo presidenziale? Oltre a Barthélemy e i suoi alleati, Pastef si prepara a un duello con Takku Wallu Senegal, che ha assunto proporzioni enormi dopo l’intronizzazione dell’ex presidente Macky Sall a capo della lista e con il Partito Democratico Senegalese (PDS) come suo rappresentante. principale alleato). Di fronte alle sue nuove responsabilità, Amadou Ba spera anche con la sua nuova coalizione “Jam ak Njarign” di realizzare una riconfigurazione dello spettro politico. Attesissimo, l’ex primo ministro avrà una carta da giocare nelle sue consultazioni.

Questa intercoalizione con il Ps basterà però all’ex candidato alla presidenza per ribaltare Dakar visto il pesante punteggio ottenuto solo pochi mesi fa dalla coalizione del presidente Diomaye sia a Dakar che nel resto del Paese? In ogni caso, è tempo di fare i conti e riprendersi dalla grande delusione subita durante le elezioni presidenziali. Quello che è certo è che chi vince la Dakar ha buone possibilità di vincere il Senegal.

SUD QUOTIDIANO

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