Julie Allemand ha impiegato molto tempo per guarire da un grave infortunio alla caviglia e pensava che sarebbe stata in forma per i Giochi Olimpici di Parigi. Tuttavia, durante l’allenamento con la squadra belga, ha subito uno strappo al muscolo adduttore e ha dovuto ritirarsi dall’incontro quadriennale. Ha parlato l’ex giocatore dell’ASVEL L’ultima ora su questi momenti così difficili:
« Dopo il mio infortunio alla caviglia, è stata una vera sfida essere pronti in tempo per partecipare alle Olimpiadi. Ero un po’ stressato perché era il primo intervento della mia carriera e non sapevo bene come sarebbe andata. Ho dovuto imparare di nuovo a camminare, ma ho fatto i passi con molta forza di volontà con in mente l’obiettivo dei Giochi. E avevo riscoperto il piacere di allenarmi giorno dopo giorno. Il mio secondo infortunio e il ritiro dalle Olimpiadi, invece, sono stati molto difficili da affrontare a livello mentale. Dopo tutta la fatica per tornare, mi sentivo come se avessi vinto la mia battaglia più grande. Quando ho visto il volto del fisioterapista durante la visita medica, ho capito subito. È stato un duro colpo. »
Anche se enormemente frustrata, Julie Allemand ha ovviamente seguito il viaggio olimpico dei Belgian Cats, la sconfitta di misura contro la Francia (75-81 ai supplementari) e l’impossibilità di vincere una medaglia contro l’Australia (81-85).
« È stata una campagna emozionante per tutto il torneo. Con partite completamente pazze. Prima eravamo al minimo contro la Germania, poi loro hanno fatto una grande partita contro gli Stati Uniti prima dell’impresa contro il Giappone. Nei quarti, contro la Spagna, la partita è stata gestita bene. Poi c’è questa partita pazzesca contro la Francia che per il Belgio era già una sorta di finale in ottica medaglia. C’era spazio per strappare una vittoria. Dopodiché non volevo essere disfattista, ma sentivo che dopo questa sconfitta dolorosa e le energie spese in semifinale, sarebbe stato estremamente complicato ottenere il bronzo contro l’Australia che aveva avuto il tempo di prepararsi. partita in condizioni migliori. È un peccato perché è raro avvicinarsi così tanto a una medaglia olimpica. Posso immaginare come si siano sentite le ragazze, anch’io ho provato lo stesso tipo di sensazione a Tokyo. C’è ovviamente motivo di rammarico, ma d’altra parte non bisogna sottovalutare il fatto di essere arrivati in semifinale. Le ragazze si sono rivelate, come Elise Ramette che adoro. Il gruppo continua a crescere. »
Julie Allemand ha messo a segno 7 punti e 4 assist nella finale di Supercoppa vinta contro il Besiktas (79-63). Molto incoraggiante.