Ginevra: zone a 30 km/h nello specchietto (retrovisore) dei parlamentari

Ginevra: zone a 30 km/h nello specchietto (retrovisore) dei parlamentari
Ginevra: zone a 30 km/h nello specchietto (retrovisore) dei parlamentari
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È risaputo: la mobilità è un tema caldo a Ginevra. Venerdì, al Gran Consiglio, è tornata a infuriare la guerra dei trasporti. In questione: le zone a 30 km/h. Il Parlamento ha discusso in particolare due progetti di legge che rimettevano in discussione l’accordo raggiunto nell’autunno del 2023 dal consigliere di Stato responsabile della mobilità, Pierre Maudet, con i ricorrenti. Un accordo che, secondo “La Tribune de Genève”, ha allentato il decreto del Consiglio di Stato del 2022 che stabilisce la generalizzazione dei 30 km/h su 294 assi stradali, oltre che su altri 139 assi durante la notte.

L’opposizione destra-sinistra è stata segnata. Secondo “Le Courrier”, la verde Marjorie de Chastonay ha criticato i suoi avversari politici per non essersi preoccupati della “salute pubblica, del rumore e della sicurezza”. Entrambe le parti si accusarono a vicenda di mostrare dogmatismo. Citato da “La Tribune”, il centrista Souheil Sayegh assicura che il progetto portato avanti dal PLR (che vuole eliminare la fascia media dei 30 km/h) e sostenuto dall’UDC, dal MCG e dal Centro, è in fase di realizzazione al contrario pragmatica e soltanto scolpita nella pietra la “coerenza della viabilità”. Vedendo che questo testo sta per essere adottato, Pierre Maudet rinuncia a chiedere la terza discussione, sostenendo di non essere stato ascoltato in commissione. Abbastanza per rinviare il voto finale probabilmente alla prossima sessione.


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