Una donna di circa quarant’anni è stata condannata al carcere venerdì 26 aprile a Brive. Il giorno prima aveva insultato e minacciato il personale dell’Associazione per la protezione dell’infanzia e dell’adolescenza della Corrèze (Aseac).
Nell’ambito di un’indagine in corso, questa quarantenne ha potuto vedere le sue figlie solo a determinate condizioni. E da tempo, il personale dell’Associazione per la Protezione dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Corrèze (Aseac) era costretto a rifiutare le sue visite, visto che questa madre non rispettava il suo controllo giudiziario.
Provato in apparenza immediata
Questo giovedì 25 aprile, intorno alle 18:45, la tensione è aumentata quando la madre in questione ha deciso di chiamare l’organizzazione, insultando e minacciando il suo interlocutore di commettere un reato.
Dopo essere stato arrestato dalla polizia, quest’ultimo è stato presentato davanti all’accusa, poi processato in comparizione immediata questo venerdì, 26 aprile, a Brive.
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Il tribunale l’ha condannata a otto mesi di carcere, quattro dei quali sospesi in libertà vigilata. La parte dura della pena è stata disposta sotto forma di arresti domiciliari.
Pierre Vignaud