Normandia: una coppia incriminata dopo l’assassinio dell’ex amante dell’uomo

Normandia: una coppia incriminata dopo l’assassinio dell’ex amante dell’uomo
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Una coppia è stata incriminata e incarcerata dopo l’assassinio di una quarantenne, ex amante dell’uomo, il cui corpo recante numerose tracce di percosse è stato scoperto il 19 aprile in un villaggio della Normandia, ha annunciato il parquet di Evreux.

Allertati dai colleghi della vittima, i servizi di emergenza hanno trovato quest’uomo, di 44 anni, disteso sul pavimento della stanza che occupava nella casa di suo nonno a Émanville (Eure), ha spiegato il pubblico ministero di ‘Évreux, Rémi Coutin.

Il corpo presentava “numerose ferite chiaramente causate dall’uso di un’arma da taglio” e tracce di strangolamento, ha aggiunto.

Interrogati dai gendarmi, il nonno della vittima e un inquilino hanno dichiarato di aver sentito “molto rumore” nel pavimento dove si trovava la vittima nella notte tra il 17 e il 18 aprile, senza però esserne eccessivamente preoccupati.

Il telefono e la carta bancaria ritrovati a casa della coppia

Sentiti anche i parenti, hanno indicato “che la vittima era omosessuale ed evidentemente aveva recentemente riallacciato un rapporto con uno dei suoi ex fidanzati”, ha sottolineato il pubblico ministero.

Gli investigatori hanno rapidamente identificato un uomo di 34 anni il cui telefono era a casa della vittima la notte del delitto e hanno stabilito il collegamento con una donna di 38 anni che aveva una relazione con il sospettato. Dopo l’arresto della coppia, una perquisizione ha portato alla luce il telefono e la carta di credito della vittima a casa del presunto colpevole.

Nel corso dell’udienza la giovane ha dichiarato di avere una relazione con l’indagato da due anni ma che si erano recentemente separati perché aveva capito che il suo compagno “aveva intrattenuto o mantiene ancora rapporti ambigui” con la vittima.

Lei gli aveva chiesto qualche giorno prima di andare a trovare il quarantenne per “mettere le cose a posto”, contestando però di avergli chiesto di ucciderlo, secondo il suo racconto.

L’indagato, già condannato per uso di droga e furto, ha ammesso di aver ucciso il suo ex amante pugnalandolo, martellandolo e strangolandolo durante una “rissa”, invocando però la legittima difesa. Questo conflitto sarebbe stato innescato dalla vittima chiedendogli di avere un rapporto sessuale, secondo la sua versione dei fatti.

È stato incriminato per omicidio e il suo partner per complicità. Entrambi sono stati posti in custodia cautelare.

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