Presto non esisterà più nessun cantone in cui i membri dell’esecutivo cantonale riceveranno una rendita fino alla loro morte dopo aver lasciato il posto. Il Gran Consiglio di Neuchâtel ha votato martedì la fine di questa misura, su cui tutti sono d’accordo, tranne alcuni dettagli, come nota “Arcinfo”. Questa nuova politica riguarderà solo i futuri membri del Consiglio di Stato. Coloro che sono in carica o i veterani che già percepiscono una pensione continueranno a beneficiarne come nell’ormai futuro vecchio sistema, che prevede una pensione vitalizia se la partenza avviene dopo i 50 anni.
A titolo di compensazione, gli stipendi dei consiglieri di Stato aumenteranno leggermente. Oggi sono circa 240.000 franchi all’anno, aumenteranno fino a 250.000 franchi. E invece della pensione vitalizia, i ministri che lasciano il governo prima dell’età pensionabile riceveranno un massimo di nove mesi di stipendio, calcolato in base alla loro anzianità nel Consiglio di Stato.
La maggior parte dei Cantoni ha già abolito questo sistema, che rimane tuttora in vigore per il Consiglio federale. Ginevra e Friburgo lo hanno recentemente rimosso. Nella Svizzera romanda, i cantoni di Vaud e Berna sono gli ultimi a concedere pensioni vitalizie ai loro ex ministri.
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