Nel 2024 l’Amministrazione federale intende accelerare la sua “trasformazione” digitale annunciando nuovi progetti. Il Cancelliere della Confederazione, dopo aver consultato la Conferenza dei Segretari Generali, ha dato il via libera a diverse iniziative tecnologiche.
Il programma DigiAgriFoodCH dell’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) si aggiunge ora all’elenco dei progetti chiave, con l’obiettivo di digitalizzare ulteriormente l’agricoltura svizzera e il settore agroalimentare. Questa decisione sottolinea la crescente importanza attribuita alla modernizzazione tecnologica in un settore tradizionale, ma cruciale per l’economia svizzera che vive da decenni nell’era digitale.
Cambiamenti in difesa
All’interno del Gruppo Difesa, due progetti chiave stanno subendo notevoli adattamenti. Il programma New Army Digitalization Platform (NPD) sostituisce ora il progetto RZ DDPS, TIC A&I come progetto chiave, segnando uno spostamento di priorità verso un approccio più olistico alla digitalizzazione militare.
I progetti chiave, che rappresentano meno del 5% del portafoglio progetti dell’Amministrazione federale, ricevono un’attenzione particolare per la loro importanza strategica. Sono soggetti a una gestione, una gestione e un controllo rafforzati, in particolare attraverso audit sistematici effettuati dal Controllo finanziario federale, si legge in un comunicato stampa.
Un totale di 22 progetti chiave
Con queste nuove decisioni, il numero totale di progetti chiave sale a 22, evidenziando la portata della trasformazione digitale in corso nell’Amministrazione federale nel 2024. È interessante notare che, nonostante il loro basso numero, questi progetti rappresentano circa la metà del totale volume del portafoglio progetti nel settore civile nel 2024.
Questi sviluppi rientrano in una strategia più ampia volta a modernizzare l’amministrazione federale svizzera, a volte criticata in termini di digitalizzazione, un processo iniziato quasi 50 anni fa. La prossima sfida tecnologica è in piena espansione con lo sviluppo massiccio e soprattutto altamente pubblicizzato della cosiddetta “intelligenza artificiale” generativa. La sicurezza resta ovviamente una delle preoccupazioni principali.
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