Dakar, 1 ott. (APS) – Le elezioni legislative del 17 novembre continuano a suscitare l’interesse dei quotidiani, mentre gli attori interessati lavorano per mettere in atto i piani e affinare le strategie per raccogliere il massimo numero di voti.
Numerosi titoli del servizio di stampa quotidiano di questo martedì fanno il punto sulle alleanze, concluse o fallite, in vista di queste elezioni.
Il quotidiano L’info, ad esempio, constata che la dinamica dell’intercoalizione che l’opposizione intendeva mettere in atto “non sarà alla fine del tutto unitaria”.
“E per una buona ragione – scrive il giornale – la coalizione dell’ex primo ministro Amadou Ba seguirà le altre due solo in ‘alcuni dipartimenti’, mentre [les deux autres coalitions restantes] saremo insieme ‘in tutti i reparti’”.
Il quotidiano Rewmi sottolinea che “Amadou Ba rifiuta l’offerta” delle altre coalizioni di opposizione. Il giornale aggiunge che l’ex primo ministro “non era d’accordo con l’idea di questo grande blocco di opposizione che dovrebbe contribuire a ridurre le possibilità di successo del Pastef di Ousmane Sonko” in queste elezioni legislative anticipate indette dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale dal Presidente della Repubblica, Bassirou Diomaye Faye, il 12 settembre.
Questa intercoalizione “avrebbe potuto massimizzare le possibilità dell’opposizione di vincere le elezioni legislative. Le ambizioni, in particolare l’intransigenza di Samm sa Kaddu a Dakar e di Takku Wallu Senegaal nel nord, non hanno permesso di portare a termine l’accordo”, ritiene il quotidiano Le Quotidien.
Tre grandi coalizioni per affrontare il partito presidenziale
Di conseguenza, “Amadou Ba farà da solo con la sua coalizione”, insiste lo stesso giornale. “Amadou Ba difetti, Takku-Wallu e Samm Sa Kaddu uniscono le forze”, scrive il quotidiano Les Echos.
“Se Takku Wallu e Samm sa Kaddu sono riusciti a sistemare le cose per arrivare a una lista consensuale nella maggior parte dei dipartimenti del Paese, la nota falsa è arrivata dalla Nuova Responsabilità di Amadou Ba che ha deciso di fare da solo lasciando andare alcune località ”, scrive la fonte A.
Alla fine, nota L’As, “tre grandi coalizioni si confronteranno con il partito presidenziale Pastef, nella speranza di ottenere la maggioranza nell’Assemblea nazionale. Esaminando queste alleanze più da vicino, colpisce che alcuni dei loro membri siano stati, in passato, feroci avversari”, aggiunge il giornale. “Nemici ieri, amici oggi”, dice a questo proposito.
“Di tutte le alleanze […]l’intercoalizione Takku Wallu Senegale, Samm sa Kaddu e Jamm ak Njarin è la più contraddittoria. In questo gruppo, scrive Walfquotdiien, troviamo di tutto, dall’ex Yewwi Askan Wi, socialisti, liberali, progressisti, aperitivi, ecc. Nemici di ieri, diventati veri compagni per combattere un avversario comune”.
Il Sud Daily rileva quindi che queste elezioni legislative promettono di essere quelle di “tutte le possibilità”. “Elezioni con questioni molteplici e vitali per tutti, alla ricerca di una maggioranza, sia per poter governare tranquillamente, sia per imporre la coabitazione e darsi i mezzi per fare pressione sul regime”, analizza L’info.
Resta costante il fatto che Pastef, il partito al governo, “avrà forti avversari durante la sessione [de ces élections]”, sottolinea L’Observateur. Il giornale, dal canto suo, solleva il velo “su alcuni schemi e combinazioni politiche portate avanti dall’opposizione riunita in un’intercoalizione che possono nuocere alla lista di potere portata avanti da Pastef”.
“Onda di malcontento” dopo le inaugurazioni
Vox populi si sta già godendo l’annunciato duello tra l’ex presidente Macky Sall e l’attuale primo ministro Ousmane Sonko. “Uguale o doppio, dopo le elezioni presidenziali”, scrive il quotidiano, aggiungendo che Macky Sall, designato capo della lista Takku Wallu secondo Vox Populi, dovrà affrontare “la caduta del suo regime”.
“Dopo essersi affrontati alle elezioni presidenziali attraverso candidati intermediari, eccoli a confrontarsi direttamente nelle elezioni legislative anticipate”, nota questa pubblicazione. L’indagine evidenzia, in particolare, le “controversie generali” derivanti dalla formazione delle liste di candidati.
Con l’avvicinarsi delle elezioni, “le tensioni all’interno dei principali partiti politici senegalesi stanno aumentando. Le inaugurazioni, momento cruciale in cui ogni partito nomina i propri rappresentanti nelle liste elettorali, provocano disordini che rischiano di sconvolgere gli equilibri interni di diversi gruppi politici”, riferisce il quotidiano.
E il quotidiano cita in particolare l’Alleanza per la Repubblica (APR), il partito dell’ex presidente Macky Sall, e Pastef, partito guidato dall’attuale primo ministro Ousmane Sonko. Questi due partiti “non sono risparmiati da questa ondata di malcontento, come altre coalizioni e partiti, in particolare l’Alleanza delle Forze del Progresso (AFP), il Partito Democratico Senegalese (PDS) e diversi altri movimenti politici” .
Il quotidiano Kritik’ osserva che l’opposizione senegalese “ha scommesso di mettere a tacere le liti campanilistiche per grandi gruppi capaci di muovere le linee”.
“Per quanto il partito presidenziale Pastef intenda contare su un elettorato fedele per garantirsi la maggioranza parlamentare […]così come i partiti di opposizione hanno imparato la lezione delle ultime elezioni presidenziali in cui sono stati schiacciati dalla ricerca dei voti dei senegalesi in ranghi sparsi”, conclude il giornale.
BK