Annuncio dei vincitori del 5° concorso della Fondazione Mohammed VI degli Ulema Africani per la memorizzazione del Corano

Annuncio dei vincitori del 5° concorso della Fondazione Mohammed VI degli Ulema Africani per la memorizzazione del Corano
Annuncio dei vincitori del 5° concorso della Fondazione Mohammed VI degli Ulema Africani per la memorizzazione del Corano
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Fez – Sono stati annunciati domenica sera i vincitori della quinta edizione del concorso della Fondazione Mohammed VI per gli ulema africani di memorizzazione, recitazione e canto del Sacro Corano, che si è svolto dal 27 al 29 settembre a Fez.

Così, il declamatore Sheikh Niya Abde Daem, della Repubblica Islamica di Mauritania, ha vinto il primo posto nella categoria di memorizzazione dell’intero Sacro Corano con la recitazione secondo la lettura Warch an Nafiâ, seguito da Al Hassan Ali Makdad, della Repubblica Federale Repubblica della Nigeria e Oussama Zongo della Repubblica del Burkina Faso.

Nella categoria Memorizzazione dell’intero Sacro Corano con la recitazione di varie letture, il primo posto è andato al candidato Abdul Rahman Yassine, della Repubblica dell’Uganda, seguito da Muhammad Ibrahim Ahmed, dalla Repubblica Federale della Somalia e Shuthi Chibl Ibn Chabir, dalle Mauritius. .

Per quanto riguarda la categoria del canto (Tajwid) con memorizzazione di almeno 5 Hizb del sacro Corano, è stato incoronato il candidato Modi Yuri Martino, della Repubblica dell’Angola, mentre il secondo posto è stato vinto da Muhammad Al Bachir Niang, della Repubblica del Senegal, e al terzo posto il declamatore Abdelfattah Ali, della Repubblica del Sud Africa.

Due ulteriori premi sono stati riservati dalla segreteria generale della Fondazione ai più giovani partecipanti al concorso, per incoraggiarli e rendere loro omaggio per l’interesse che hanno dimostrato, fin da piccoli, nella memorizzazione del Libro Sacro.

I due vincitori hanno partecipato nella categoria canto (Tajwid) con memorizzazione di almeno 5 Hizb del sacro Corano.

Il partecipante più giovane (14 anni) incoronato è Mahabba Mohammed Al Khamis, della Repubblica del Ghana, mentre il partecipante più giovane, di 7 anni, è il declamatore Hakzimana Yusuf, della Repubblica del Burundi.

Intervenendo in questa occasione, il Segretario Generale della Fondazione Mohammed VI degli Ulema Africani, Mohamed Rifki, ha affermato che la Fondazione, sotto la saggia guida del suo Presidente, Amir Al Mouminine, Sua Maestà il Re Mohammed VI, essendo consapevole dell’importanza e della sacralità della memorizzazione del Corano nella vita dei popoli musulmani del continente africano, e in considerazione dello status dei declamatori del Libro Sacro, ha circondato questa categoria con tutta la sollecitudine per motivarli e incoraggiarli a raddoppiare i loro sforzi. sforzi nel memorizzare il sacro Corano secondo le diverse letture mentre si padroneggiano le regole della recitazione e del canto.

Il signor Rifki ha inoltre elogiato l’alto livello dimostrato da tutti i partecipanti nella memorizzazione del sacro Corano e nella conoscenza delle regole di recitazione e canto, precisando che questo livello riflette gli sforzi considerevoli dei presidenti delle sezioni della Fondazione e degli sceicchi che supervisionano i centri di memorizzazione del Corano nei paesi del continente africano, nonché il buon coordinamento e la fruttuosa collaborazione tra tutte le sezioni e la segreteria generale della Fondazione.

Ha osservato che i risultati di questa edizione del concorso sono stati “estremamente importanti”, poiché hanno permesso di scoprire una serie di declamatori del Libro Sacro che padroneggiano le regole della memorizzazione.

Il signor Rifki ha anche sottolineato che i declamatori africani, di tutte le età e di tutti i sessi, hanno dimostrato un alto livello che permette loro di rappresentare degnamente il continente in varie competizioni internazionali.

Da parte sua, Hisseni Idriss Moussa, vicedirettore del Dipartimento per gli affari del Sacro Corano presso l’Alto Consiglio degli affari islamici del Ciad, ha elogiato l’importante ruolo svolto dalla Fondazione Mohammed VI degli Ulema africani nella propagazione della sicurezza spirituale. e tranquillità attraverso le sue diverse sezioni nel continente africano e attraverso le sue attività al servizio della persona e della società.

Parlando a nome della giuria del concorso, ha aggiunto che questo concorso ha permesso ai partecipanti di apprezzare l’interesse dei musulmani per questa istituzione al servizio del dialogo e della convivenza tra i popoli.

Da parte sua, il coordinatore generale del concorso, Mohamed Al Maghraoui, ha osservato che il concorso si è svolto in un’atmosfera “straordinaria” che ha permesso alla giuria di ascoltare i partecipanti in videoconferenza, di seguire le loro letture in buone condizioni e di valutare le loro prestazione.

Ha aggiunto che la Fondazione Mohammed VI degli Ulema africani si congratula con i vincitori, augura loro ogni successo e promette loro sostegno e accompagnamento, e annuncia il prossimo lancio di programmi scientifici e di formazione sul Corano e le sue scienze.

Durante la cerimonia sono stati consegnati i certificati ai membri della giuria delle tre categorie del concorso in riconoscimento del loro prezioso impegno.

Al termine della competizione, i partecipanti hanno implorato l’Altissimo di preservare Sua Maestà il Re Mohammed VI, Amir Al Mouminine, e di realizzare il Sovrano nelle persone di SAR il Principe ereditario Moulay El Hassan, SAR il Principe Moulay Rachid e l’intero augusto reale famiglia.

Hanno anche pregato per il riposo delle anime del defunto Sua Maestà Hassan II e del defunto Sua Maestà Mohammed V.

Questo concorso, che si è svolto in modalità ibrida, ha visto la partecipazione di 118 candidati tra cui dodici donne, in rappresentanza di 48 sezioni della Fondazione.

La proclamazione dei vincitori del concorso è stata annunciata tramite la piattaforma Zoom dalla giuria, composta da membri in rappresentanza del Regno del Marocco e di altri Paesi africani.

Attraverso questo concorso, la Fondazione mira a incoraggiare i giovani musulmani africani a memorizzare e recitare il Sacro Corano.

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