Licenziamento per Sdis, cinque vigili del fuoco rinviati in tribunale

Licenziamento per Sdis, cinque vigili del fuoco rinviati in tribunale
Licenziamento per Sdis, cinque vigili del fuoco rinviati in tribunale
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Di

Jean-Marc Aubert

Pubblicato il

26 settembre 2024 alle 18:06
; aggiornato il 26 settembre 2024 alle 18:48

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Quasi nove anni dopo la morte in un incendio del pompiere professionista di 24 anni Jeremy Beiera Gabian, a nord di Pézenas, mentre lottava contro un violento incendio boschivo, cinque vigili del fuoco dell’Hérault sono riferiti al Tribunale penale di Béziers. Viene pronunciato il licenziamento per il Sdis 34 (come persona giuridica) e per le altre persone munite di casco, compresi gli ufficiali, che sono state incriminate.

Che cos’è un licenziamento?

Un licenziamentoo più precisamente l’archiviazione del procedimento o l’archiviazione del procedimento è la rinuncia all’azione legale durante il procedimento, da parte di un giudice. Si pronuncia quando gli elementi raccolti dall’indagine non giustificano il proseguimento dell’azione penale.

L’ordinanza di rinvio è stata appena firmata dal giudice istruttore del tribunale di Béziers, mentre la famiglia di Jérémy Beier, i pompieri salvati, la maggior parte dei quali con gravi conseguenze morali e fisiche, così come i loro avvocati erano sempre più impazienti , di fronte a questa durata dell’informazione giudiziaria. Cinque magistrati inquirenti hanno dovuto comprendere questa procedura molto tecnica, basandosi in particolare su competenze specialistiche.

Un documento di 140 pagine

In questo Documento di 140 pagine che racconta nel dettaglio tutta la vicenda a partire da questa terribile tragedia, tra i cinque “soldati del fuoco” che sono stati incriminati e che probabilmente saranno giudicati nel 2025, in particolare per omicidio colposo, durante un processo durato diversi giorni, comparve il colonnello Christophe Risdorfer, direttore all’epoca dello Sdis 34. Il suo vice durante l’incendio mortale dell’estate 2016 ha beneficiato dell’archiviazione del caso. L’ordinanza del gip ripete l’atto d’accusa definitivo contro Raphaël Balland, pubblico ministero di Béziers, pronunciato nei mesi scorsi.

Camion preso da una lingua di fuoco

Nell’agosto 2016, la cisterna con a bordo quattro vigili del fuoco, tra cui il caporale Jérémy Beier della caserma di Saint-Mathieu-de-Tréviers, si erano appena uniti ad altri gruppi di intervento antincendio boschivo -Giff-, su una collina boscosa tra Roquessels e Gabian, sulle alture della RD 13, dove mezzi aerei erano già nella zona.

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All’improvviso, il camion si trovò circondato da un’enorme lingua di fuoco e i quattro vigili del fuoco, che cominciavano a soffocare nell’abitacolo surriscaldato, fuggirono nella macchia in fiamme, gesto salvifico. Ma i quattro vigili del fuoco sono rimasti gravemente ustionati e il più colpito, Jérémy Beier, è morto il 21 settembre 2016 nel reparto ustioni dell’ospedale universitario di Montpellier.

Da allora, la sua famiglia ha intrapreso una lotta costante affinché la verità venisse fuori. Ogni estate, una cerimonia in omaggio al caporale 24enne viene organizzata presso la stele in cui è piantato un ulivo, su questa nuda collina gabiana, così come davanti alla targa che porta il suo nome in una strada di Béziers.

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