Sviluppo urbano | Cittadini, alle banche!

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È tempo di riflettere collettivamente sul nostro rapporto con l’acqua nelle aree urbane, sostiene l’autore di questa lettera, che cita diversi esempi di progetti che apportano benefici sia ai cittadini che all’ambiente.


Pubblicato alle 01:17

Aggiornato alle 15:00

Saverio Massicotte

Coordinatore, Laboratorio Cooperativo Il Comitato*

L’articolo di Nathalie Collard dell’8 settembre intitolato “La ricetta danese per ispirare Montreal” »⁠1 ci ha mostrato come la capitale della Danimarca abbia posto la riappropriazione delle rive dei fiumi al centro del suo sviluppo urbano per migliorare la qualità della vita degli abitanti delle città. Ma in Quebec, che dire delle iniziative per riappropriarsi e rivitalizzare le rive dei nostri corsi d’acqua nelle aree urbane?

Un articolo in La stampa del 12 agosto ci ha descritto i benefici della rinascita del fiume Saint-Charles nel Québec, che ha permesso la rivitalizzazione di diversi quartieri centrali ⁠2Un altro articolo da La stampa del 18 luglio è stato presentato il progetto della città di Belœil, che ha avviato la scorsa estate un progetto sperimentale di piscina di acque bianche nel fiume Richelieu⁠3Dopo aver partecipato alla prima fase di questo progetto, noi membri della cooperativa Le Comité crediamo che sia giunto il momento di riflettere collettivamente sul nostro rapporto con l’acqua.

Per fare questo, vogliamo avviare un approccio esplorativo attorno allo sviluppo delle rive, prendendo come terreno sperimentale tre fiumi e specchi d’acqua, ciascuno con le proprie specificità geografiche, ma tutti fortemente influenzati dall’industrializzazione.

Si tratta del lago Osisko a Rouyn-Noranda, del fiume Richelieu a Belœil e del fiume Saint-Laurent a Montreal.

Lago Osisko, a Rouyn-Noranda

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FOTO JOSIE DESMARAIS, ARCHIVIO LA PRESSE

Lago Osisko, a Rouyn-Noranda. Vediamo il complesso industriale della fonderia Horne.

Proprio come gli abitanti di Copenaghen, quelli di Rouyn-Noranda hanno da tempo voltato le spalle al loro lago. Infatti, nonostante il lago Osisko si trovi a due passi dal centro della città, il suo rapido degrado dovuto all’attività umana e all’inquinamento industriale ha portato la popolazione ad abbandonare ogni attività nautica e persino a rifiutare l’idea di poterne migliorare le condizioni.

Tuttavia, la popolazione locale, il mondo accademico e la società civile stanno iniziando a organizzarsi per rivitalizzare la riva del lago e riconnettersi con l’acqua e la natura circostante. Questa iniziativa è stata messa in moto dal Collectif territoire, un’organizzazione che mira a unire il genio creativo di arti e cultura, scienza e industria per produrre benefici per ecosistemi e comunità.

Il fiume Richelieu, a Beloeil

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FOTO JOSIE DESMARAIS, ARCHIVIO LA PRESSE

Il fiume Richelieu, a Beloeil

La città di Belœil intende anche incoraggiare la sua popolazione a rivedere il suo rapporto con il fiume Richelieu, che è stato anch’esso storicamente inquinato, tra le altre cose, da attività industriali e agricole. Funzionari eletti e membri dell’amministrazione si sono recentemente recati a Copenaghen per imparare dalle migliori pratiche di pianificazione urbana, in particolare in termini di sviluppo del lungofiume nelle aree urbane.

Il fiume San Lorenzo, a Montreal

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FOTO HUGO-SÉBASTIEN AUBERT, ARCHIVIO LA PRESSE

Bellerive Promenade, vicino al porto di Montreal

Per quanto riguarda l’Isola di Montreal, gli spazi pubblici sono scarsi sulle rive del fiume San Lorenzo. Poiché i nostri spazi di lavoro si trovano a Hochelaga-Maisonneuve, siamo particolarmente sensibili a questa mancanza di collegamento con l’acqua dovuta alle attività portuali e alla privatizzazione correlata alla suddivisione immobiliare. Altre aree fluviali più accessibili hanno altri problemi con la qualità dell’acqua, il che complica la riappropriazione delle loro rive, come dimostra il rinvio del progetto dell’area balneabile di Promenade Bellerive. ⁠4.

Le rive sono nostre!, un progetto che fa parte della componente laboratoriale delle attività della nostra cooperativa, e si inserisce nel filone delle iniziative avviate per ripensare e riqualificare alcuni spazi pubblici ed ecosistemi nelle aree urbane. Questa tendenza, che può essere associata alla pianificazione urbana di transizione, ha subito un’accelerazione con la pandemia e continua da allora.

Questo tipo di pianificazione urbana promuove la resilienza delle città di fronte alle sfide ecologiche, in particolare attraverso la sua natura rapida, flessibile e mutevole. Questi progetti a breve termine incoraggiano l’innovazione e la sperimentazione.

Inoltre, la creazione di questi spazi urbani consente la partecipazione di una serie di attori che non sono necessariamente professionisti della pianificazione urbana, ma che generano nuove idee, nuove competenze, nuove risorse e nuove reti. ⁠5Più concretamente, il progetto À nous les rives! vuole essere un’opportunità per articolare la conoscenza universitaria con le priorità dei cittadini, al fine di sperimentare sviluppi sulle rive dei tre corsi d’acqua interessati.

Utilizzando la pianificazione urbana di transizione per incoraggiare i cittadini a tornare alle vie d’acqua e coinvolgendoli in questo processo, tendiamo a promuovere il cambiamento sistemico, la riappropriazione e la rivitalizzazione ecologica a lungo termine di questi spazi, che sono anche particolarmente vulnerabili al cambiamento climatico. A nostro avviso, è giunto il momento di rivendicare le nostre sponde preservando il fragile equilibrio tra attività umana e natura. Invitiamo pertanto le parti interessate coinvolte in questioni relative all’acqua e alle sponde a partecipare a questo importante processo esplorativo che è significativo per il futuro!

*Cofirmatari: soci della cooperativa di progettazione urbana ed eventi Le Comité

1. Consultare il dossier di Nathalie Collard

2. Leggi il testo “Il fiume risorto”

3. Leggi “Immergersi nella prima piscina di acque bianche del Quebec”

4. Leggi “Promenade-Bellerive Park: niente nuoto prima della fine del decennio”

5. Controlla la descrizione del libro Urbanistica temporanea e tattica – (ri)assemblare lo spazio urbano (in inglese)

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