Nel Lot-et-Garonne, Jean Lassalle l’assassino di un’Europa “autoritaria e in superficie”

Nel Lot-et-Garonne, Jean Lassalle l’assassino di un’Europa “autoritaria e in superficie”
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Di isabelle.biche
pubblicato su

9 24 aprile alle 7:06

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La “campagna” non sarà mai stata così all’altezza del suo nome: Gontaud-de-Nogaret, villaggio del Marmandais orientale nel Lot-et-Garonne, ha accolto il duo emblematico della lista giovedì 4 aprile 2024 Alleanza Rurale, Jean Lassallevice ed ex candidato alla presidenza, e suo compagno di corsa Willy Schraenpresidente dei cacciatori.

Il buon senso delle regioni di fronte ai tecnocrati di Bruxelles

Su invito di Gontaudais Patrick Maurin, presidente del dipartimento Movimento ruralitài due candidati alle elezioni europee hanno visitato allevamento del bestiame di Eric Tamisé anche presidente della compagnia di caccia localeha incontrato il commercianti localiscambiato con il pubblico presente in un punto d’incontro sotto la vecchia sala dove abbiamo constatato la presenza di Alain Merly, ex sindaco di Prayssas ed ex deputato della circoscrizione elettorale di Villeneuve-sur-Lot.

Un punto di riferimento al servizio di una ruralità maltrattata, derisa, a volte derisa: il buon senso delle regioni di fronte alle decisioni autoritarie e arbitrarie dei tecnocrati di Bruxelles in superficie!

Jean Lassalle

L’arrivo di pastore dalla valle dell’Aspe, antico Sindaco di Lourdios-Ichère per 40 anni, quattro volte vice dei Pirenei Atlantici, due volte candidato al presidenzialenon poteva che sedurre un pubblico in attesa di’ la verità e parole epiche sublimate dall’accento ghiaioso di un fiume dei Pirenei durante lo scioglimento delle nevi.

Quest’Europa che vuole “uniformarvi e abrogare le vostre tradizioni”

“Voglio lasciarti vivere, creare, pensare, osare… l’abolizione dei privilegi nel XVIII secolo è stato un progresso, quella delle identità nel XXI, un crimine”, ha detto.

Fervente difensore del “La Francia autentica” ricco delle sue diversità territoriali o culturali, denuncia “l’Istituzione europea che ti vuole standardizzare, abrogare le vostre tradizioni e i vostri costumi… voi sentirsi in colpa per essere diversi : stop alle norme e alle direttive, all’ecologia punitiva, ai trattati di libero scambio di cui l’agricoltura è sempre il valore regolatore”.

Desidera, tra le altre proposte, “rivedere la distribuzione di CAP affinché gli aiuti europei vadano agli agricoltori che rispettano la loro terra e i loro animali e non alla speculazione fondiaria. “

Willy Schraen, presidente nazionale delle federazioni dei cacciatori, ha fatto eco allo stesso argomento: “Noi siamo la voce del libertà In un mondo rurale sotto attacco… Siamo la Francia che ti somiglia… Restituiamo buon senso Nell’Unione Europea saremo la voce di coloro che non vengono più ascoltati.

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Durante le precedenti elezioni europee del 2019, Jean Lassalle è stato costretto a rinunciare per mancanza di risorse finanziarie sufficienti.

Con Gerard Martet

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