“La vita di Salvador Dalí” di Ian Gibson, patate a Cadaqués
A 16 anni, se dobbiamo credere al suo diario, il programma di Salvador Dalí era chiaro: lavoro “come un matto” per tre anni a Madrid, ottiene un premio che gli permetterà di recarsi a Roma sulle orme di Raffaello (musica: Mozart), poi, di nuovo in Catalogna, “Sarò un genio e il mondo mi ammirerà. Forse sarò disprezzato, incompreso, ma sarò un genio, un grande genio, perché ne sono certo. Il programma è stato completato. La traduzione della biografia del pittore catalano, condotta come un’indagine meticolosa, appare oggi in una bella edizione di grande formato. Leggi l’articolo
Hugo Pratt e “quel vecchio Kipling reazionario”
Il designer italiano illustra una selezione di poesie di Rudyard Kipling, generalmente considerato il grande difensore dell’impero coloniale britannico. Nella sua prefazione inedita, il traduttore Dominique Petitfaux, autore di due libri intervista al creatore di Corto Maltese, spiega questa sorprendente alleanza con questa frase affidatagli da Pratt: “Così anch’io ho visitato Galbraith, Marx e Marcuse, e la mia conclusione è stata che mi commuovono meno di quel vecchio reazionario Kipling.” Leggi l’articolo
“Parata al Louvre” di Sophie Fontanel: opere vestite a festa
Nata dai dialoghi tra la giornalista di moda e il direttore del dipartimento degli oggetti d’arte del Louvre ed ex direttore del Museo delle Arti Decorative, l’idea sembra troppo bella per non essere mai stata sfruttata: esaminare le collezioni dell’onorevole museo attraverso l’approccio sartoriale prisma. Una camminata leggera e ben documentata. Leggi l’articolo
“Opere Complete” di Dieter Rams, regalaci il nostro oggetto quotidiano
Il primo catalogo, firmato da Klaus Klemp, del designer industriale tedesco dei marchi Braun e Vitsoe, mostra il lavoro prolifico del paladino del “buon design” e pioniere del “meno, ma meglio”. Oltre a una breve biografia, l’opera presenta circa 200 giradischi, radio portatili, sveglie, accendini, yogurtiere, calcolatrici, orologi e tavolini impilabili, emblematici dell’estetica neutra e disadorna del formato architetto che paradossalmente ha reso raffinata la sua caratteristica stile. Leggi l’articolo
“Parole e ricordi”, Paul McCartney nel suo “treno di pensieri”
“Sii fedele a te stesso” : queste parole tratte da Amleto, atto I, scena 3, sono poste in cima al libro frutto di cinque anni di interviste tra il 2015 e il 2002 Paul McCartney e il poeta nordirlandese vincitore del Premio Pulitzer Paul Muldoon. Il poeta si recò più volte a New York per incontrare la star per raccontargli la genesi delle canzoni dei Beatles, ma anche quelle dei Wings, e quelle della sua carriera solista. Anche se amiamo i Beatles, conosciamo aneddoti a riguardo Merlo O Marta mia carasiamo felici di rileggerli, arricchiti dai commenti del brillante e gentile McCartney. Leggi l’articolo
“Charlotte Perriand, la Montagna ispirata”, la signora delle vette di Pascale Nivelle
“La montagna è la mia ricreazione”, ha detto l’architetto e designer, e lo sentiamo istintivamente ammirando questa foto del secolo scorso in cui la vediamo di spalle, a torso nudo sulla cima di una montagna, i capelli corti e una sottile collana al collo, le braccia alzate a formare una V in segno di vittoria, uno slancio di vita senza dubbio molto ardito per l’epoca che gli diede un’immagine iconica. Pascale Nivelle ci racconta di una donna libera, visionaria in termini di edilizia contemporanea, socialmente impegnata, sportiva, eco-friendly in anticipo sui tempi, gioiosa e desiderosa di viaggi, scoperte e amicizie. Leggi l’articolo
“Betlemme, 90 ricette familiari e tradizionali dalla Palestina”: ritorno alla terra con lo chef Fadi Kattan
Pochi manuali di cucina iniziano con un simile avvertimento. “I luoghi menzionati dall’autore potrebbero non esistere più, gli indirizzi e i negozi da lui menzionati potrebbero non essere più aperti” possiamo leggere sulla copertina. Betlemmedello chef locale Fadi Kattan, è stato prodotto nel 2023, con il desiderio di raccontare la terra palestinese con ricette di famiglia, a volte ancestrali, in una terra che nutriva. Leggi l’articolo
“Harems and sultans” di Jocelyne Dakhlia, una somma attraverso il prisma del genere
Nel campo della storia, questo è probabilmente il gesto editoriale più spettacolare dell’anno 2024. Tre volumi di quasi 700 pagine ciascuno, realizzati con cura, riccamente illustrati e riuniti in un cofanetto: con Harem e sultaniLe edizioni Anacharsis hanno colpito duramente. Leggi l’articolo
“La fabbrica dei sogni” di Victor I. Stoichita, un’epopea di sogni
Il professore dell’Università di Friburgo (Svizzera) racconta e analizza il formarsi dell’epopea dei sognatori, dal Medioevo al XVII secolo, attraverso i rapporti tra testi e immagini (libri miniati, disegni, dipinti, affreschi). Un’opera precisa, magnificamente e metodicamente illustrata. Leggi l’articolo
“America, scrittori in maestà” di Alexandre Thiltges e Jean-Luc Bertini, inventario
Russell Banks, William Boyle, Joyce Carol Oates, Jay McInerney, Lauren Groff… Dopo aver viaggiato nel West americano per il bellissimo libro America, scrittori a piede libero (Albin Michel, 2016), il duo Alexandre Thiltges (testi) e Jean-Luc Bertini (foto) continua la sua descrizione della sostanza e della forma degli Stati Uniti attraverso i suoi autori spostandosi verso la costa meridionale e orientale, da New Orleans a New York. Leggi l’articolo
“Vita ? o teatro?” di Charlotte Salomon, gouaches di guerra
Tra il 1940 e il 1942, questo rifugiato ebreo di Berlino dipinse 1.325 gouaches a Villefranche-sur-Mer. Ne seleziona 800, accompagnati da un testo scritto sui dipinti o da ricalchi separati. Racconta il dramma familiare che la perseguita, il suo amore per Alfred Wolfsohn alias Amadeus Daberlohn e molto altro ancora. Ma il tempo sta scadendo. Potrebbe essere arrestata in qualsiasi momento. Affidò poi il lavoro completato al dottor Georges Moridis, prima di essere deportata incinta ad Auschwitz nel 1943 e uccisa al suo arrivo, all’età di 26 anni. Come i naufraghi, disegni e testi sopravvivono in una valigia e viaggiano nel tempo. Dopo una prima edizione nel 2015, il Tripode pubblica una seconda edizione del suo lavoro. Leggi l’articolo
“Parigi, passeggiata disegnata” di Pierre Thiébaut, passeggia in bianco e nero
Architetto storico e urbanista capo dello Stato, Pierre Thiébaut ha intrapreso un’impresa colossale perché le 208 pagine di questo album in formato italiano devono elencare quasi mille disegni. Lontano dall’opera turistica che celebra la grandezza architettonica di una città, questo libro è il taccuino in bianco e nero di un pedone parigino il cui occhio e la cui mano sanno far parlare le prospettive sottolineando mille dettagli rivelatori. Leggi l’articolo
E anche: Philippe Lapierre, Alix Paré, Vincent Périat, Nicolas Bouvier…
Due “ornitorinchi intellettuali”, demoni, stazioni della metropolitana dimenticate, un’anima errante, un mulino per verdure, un convento gesuita abbandonato, una stella morta e totem animali. Leggi l’articolo
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