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Benjamin Stock vince il premio Flore per il suo primo romanzo

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Un romanzo folle che immagina una comunità segreta di lettori di Marc Lévy che prepara una rivoluzione mondiale. Una critica tagliente dei fallimenti del nostro tempo e una seria riflessione sulle devastazioni del relativismo.

È un romanzo folle dalla sceneggiatura assurda che ha ricevuto il premio Flore, assegnato nell'omonima brasserie. Un premio prestigioso per il suo autore Benjamin Stock che firma il suo primo libro. Il suo eroe, David, è un trentenne parigino, fondatore di una startup con poco chiari obiettivi di inclusività e transizione digitale, la “Share Factory”. Scosso dall'incontro con un giovane cameriere dostoevskiano che lo interroga sul senso della vita, inizia ad attraversare una crisi esistenziale. Fu allora che uno dei suoi dipendenti lo presentò a una comunità clandestina di lettori di Marc Lévy. I suoi seguaci si incontrano di nascosto per leggere tra le righe i messaggi che il popolare romanziere semina volutamente nella sua opera. L'autore di E se fosse vero? Sarebbe un dissidente che chiama a fomentare clandestinamente una rivoluzione comunista globale contro il “sistema”? Benjamin Stock, 35 anni, dice di essersi ispirato allo scenario della cospirazione americana di Quanon…

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