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Editoriale Côté Brest
Pubblicato il
10 ottobre 2024 alle 9:26
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Di Dominique Cresson
“Nel 2013 si è verificato un grande movimento di licenziamenti, soprattutto in Bretagna nei macelli”, ripercorre Gaëlle Guilmard, responsabile del settore adulti presso la mediateca Lambézellec, a Brest. In questa occasione, il nostro attuale presidente, allora ministro dell’Economia, ebbe una parola infelice nei confronti di questi lavoratori che si trovavano, per la maggior parte, in una situazione dianalfabetismo. »
Questo per quanto riguarda la contestualizzazione di quello che divenne, dall’anno successivo, a grande causa nazionalecon il Bretagna come regione pilota.
Libri adattati
Così avanza la proposta di Livre et lecture en Bretagne libri adatti a persone in difficoltà con la lettura. “Per determinare Facile da leggere, quattro pubblici principali sono stati presi di mira: persone in situazione di analfabetismopersone con disturbi cognitivi (legati all’età o alla disabilità) e allofoni. »
Il fondo Di facile lettura, dedicato agli adulti da 16 anni, capisce se stesso diversi livelli.
Può rivolgersi a questi pubblici individuati, ma anche a una donna che ha avuto diversi figli, ha smesso di lavorare, si è presa molto cura della famiglia e ha perso l’abitudine e il gusto della lettura.
Questo è il motivo per cui troveremo anche nel fondo documentario di libri per bambini. Questo è l’argomento che può preoccupare gli adulti. “Dobbiamo andare avanti con moderazione. Leggere è faticoso », ammette.
“Leggere è utile a tutto”
Ci sono molti modi per leggere. Negli occhi, sulle labbra, tra le righe… Possiamo leggere una poesia, una fattura. “ Leggere è utile a tutto. Quando non sai leggere sei davvero in difficoltà», insiste Gaëlle Guilmard.
Recentemente abbiamo ricevuto la visita di responsabili dell’associazione Don Bosco che cercavano libri per i giovani che avevano abbandonato la scuola.
Gaëlle Guilmard organizza regolarmente workshop. “Alcuni arrivano tardi. Per quello ? Perché l’apprendimento inizia con l’orientamento. Prendere l’autobus può essere complicato. »
Fino al 2023 circa 7% della popolazione è stato considerato in una situazione di analfabetismo. “Nel 2024, l’Agenzia nazionale per la lotta all’analfabetismo ha annunciato la cifra del 4% senza che noi sapessimo veramente cosa giustifichi questo calo. Oserei sperare che sia grazie alle azioni che stiamo intraprendendo”, conclude Gaëlle Guilmard.
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