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“Mon Doux Foyer”, un racconto autobiografico nei locali dell’Assistenza all’infanzia di Ménilmontant – Mon Petit 20e

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La storia di un figlio adottivo è quella raccontata da David Angèle-Diniz. Proveniente da una famiglia di cinque figli, tutti internati negli anni ’80, questo Montreuillois ripercorre una parte della sua giovinezza, trascorsa nei locali dell’Assistenza Sociale per l’Infanzia (che sono adiacenti all’attuale piazza del Padiglione Baudouin). Una storia autopubblicata qualche anno fa che potrebbe interessare molti residenti del 20° arrondissement.

Puoi presentarti? David Angèle-Diniz: “Sono nato nel 1981, a Créteil. I miei genitori si stabilirono poco dopo nel 19° arrondissement di Parigi. Sono il penultimo figlio di cinque figli (due maschi, tre femmine). Mia madre è nata in Tunisia, originaria di Italia, Grecia e Malta. Mio padre è portoghese. Si sono incontrati a Parigi. Siamo stati tutti affidati alle cure nel 1990, per periodi di tempo variabili, con mia madre in una profonda depressione. Mio fratello ed io siamo finiti a casa Ménilmontant. Poi Le Raincy, dopo.»

Cosa fai oggi per vivere? “Dopo aver lasciato gli ostelli, sei anni dopo, ho continuato i miei studi nel ramo letterario, lingue straniere. Ho studiato un po’ di diritto e di gestione amministrativa. Ho ricoperto diversi incarichi nella mia vita professionale: nelle risorse umane, nel graphic design, ma gran parte della mia carriera, e ancora oggi, in ambito legale. Oggi sono padre e vivo a Montreuil. Ma nel cuore sono rimasto un vero parigino e facciamo regolarmente passeggiate nel 20° arrondissement (in famiglia o da soli quando ne ho l’opportunità).”

Come è nata l’idea di un libro? “Ho sempre avuto il gusto per la scrittura, ma ho scritto solo a livello personale, finché non ho sentito un desiderio profondo e mi sono sentito abbastanza maturo per condividere la mia storia. Da qui è nato il mio primo libro autopubblicato (l’ho fatto da solo, dall’inizio alla fine, dalla copertina alla correzione di bozze). L’esperienza mi è piaciuta così tanto che è in corso la scrittura di un secondo libro. Ciò che mi manca soprattutto sono i mezzi per farmi conoscere. Non è sempre facile con l’attuale ondata di autori autopubblicati”.

Dove trovare il libro? Il libro è disponibile online, al prezzo di € 9,99, su sito web dell’editoreo su molte altre piattaforme, come Amazzonia o sul Fnac.

Estratti relativi al 20° arrondissement di Parigi:

“Siamo entrati attraverso una piccola porta di metallo incastonata in un muro alto e largo, che si estendeva per oltre un centinaio di metri. Dall’altro lato si apriva davanti a noi un vasto cortile, costituito, alla nostra sinistra, da giochi per bambini con una sabbiera e, a destra, da una distesa di prato con al centro un falso cratere, dando l’apparenza di un giovanissimo Vulcano dell’Alvernia. In mezzo a questi due spazi, di fronte a noi, iniziava un sentiero che, pochi metri più avanti, circondava un maestoso albero circondato da ceppi. Mio fratello si è rivolto a me ed ha esclamato: “Hai visto? Ci sono giochi! “, visibilmente poco turbato da quanto stava accadendo – o in totale diniego, o forse cercava, rassegnato, di consolarsi come meglio poteva – e non ricevette alcuna risposta da parte mia. a parte un sorriso timido e teso.”

“Nella strada che scendeva ripida verso la scuola Mare, barcollavo dolorosamente dietro ad Annick, come un cowboy che fosse appena saltato nell’abbeveratoio. Avevo di nuovo gli occhi lacrimanti e il naso che cola, sia per paura di cambiare che per vergogna per il mio vestito.

“Camminavo per rue de Ménilmontant, con l’anima devastata dalla tristezza, accompagnato dalla canzone di Francis Cabrel, Tout le monde en pense2, che non faceva altro che amplificare il mio tormento.”

“Per andare alla scuola Mare con Aïcha, come al solito, abbiamo preso la rue des Pyrénées, quella che mi avrebbe portato direttamente a casa!”

Foto: Nolwenn AMATO

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