Pubblicato il 23 gennaio 2025 alle 16:28 / Modificato il 23 gennaio 2025 alle 18:05
3 minuti lettura
«Un atto d’accusa straordinariamente illeggibile.» Il tono verrà dato questo giovedì al processo contro Eric Arnoux, progettista di chalet di altissimo livello, processato a Ginevra per aver accelerato il collasso delle sue aziende, ingannando il suo popolo e conducendo una vita di palazzo nonostante le difficoltà. In difesa dell’imputato, Me Marc Œderlin ha tentato di decostruire il ritratto del perfetto imbroglione redatto il giorno prima e di sostituirlo con quello di un uomo sfortunato che ha perso tutto in un progetto trasformato in un enorme fiasco.
“Sì, lotta e non sa arrendersi. È un crimine?” Chiedendo l’assoluzione su quasi tutto e respingendo le pretese civili dei ricorrenti per diversi milioni, l’avvocato, disgustato dai 5 anni di carcere richiesti dalla Procura, insiste: “Il destino lo ha già colpito abbastanza”. E l’imputato ha rivolto ai giudici queste ultime parole: “Ho cercato solo di fare cose belle e grandi. Non sono diventato ricco”. Oggi dice di essere vaccinato contro il mondo degli affari: “Voglio lanciarmi in un’attività più spirituale”.
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