Hatier in sciopero contro un “progetto imposto”

Hatier in sciopero contro un “progetto imposto”
Hatier in sciopero contro un “progetto imposto”
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L’appello allo sciopero è stato accolto dai team della casa editrice della scuola Hatier, che martedì 21 gennaio, durante l’assemblea generale tenutasi il 10 gennaio, hanno votato a favore dello sciopero. I lavoratori sono infatti preoccupati per un progetto in movimento, che il CFDT /L’intersindacato Sud de la maison ritiene “ imposto ».

Il gruppo Hachette Livre, di proprietà di Vivendi, intende vendere la storica casa editrice Hatier, situata al 8 di rue d’Assas, nel 6° arrondissement di Parigi. Le squadre ospitate a questo indirizzo hanno quindi la prospettiva di un trasloco, in tempi abbastanza brevi, visto che dovrebbe entrare in vigore il prossimo luglio. Anche il principale concorrente di Hachette, Editis, ha avviato un progetto di consolidamento della propria forza lavoro.

Una proiezione”piuttosto preoccupante»

Dal novembre 2024, nel quadro di una procedura di informazione-consultazione, i servizi di Hatier hanno scoperto le prospettive di un’installazione nell’edificio principale del gruppo Hachette Livre, a Vanves, a sud-ovest di Parigi.

«Abbiamo potuto visitare Vanves, constatare che molte aziende Hachette Livre, all’interno della sede centrale, sono organizzate in piccolespazi apertiall’interno di ampi altipiani», spiega Andrea Freire, rappresentante sindacale dell’Unione nazionale del libro e dell’editoria (SNLE-CFDT), che sottolinea anche «maggiore densità rispetto a rue d’Assas, poche sale riunioni e spazi per comunicare».

«La proiezione è piuttosto preoccupante“, aggiunge il delegato sindacale, e il confronto gioca a favore dei locali di rue d’Assas, nonostante un edificio “un po’ fatiscente». «Il 40% dei dipendenti ha lì uffici individuali, gli altri riuniscono da 2 a 4 persone. Le sale riunioni sono idonee, ma alcune andrebbero attrezzate per riunioni ibride.»

Promessi in vendita, i muri di rue d’Assas non sono più un’opzione, ma l’intersindacato, seguito dai dipendenti, spera di ottenere altre proposte di locali dalla direzione.

Un quaderno di protesta

Dalle 9.30 di questa mattina gli scioperanti saranno divisi in laboratori, per preparare cartelli e slogan di protesta, ma anche “lavorare su proposte su come migliorare le condizioni di lavoro e il sostegno ai dipendenti», sottolinea Andrea Freire.

Infatti, gli organi di staff”ritengono che le misure di sostegno previste dalla Direzione siano del tutto insufficienti per rassicurare i dipendenti e compensare i danni che sarebbero causati da questo progetto», Si precisa nel volantino pubblicato questo lunedì 20 gennaio. L’intersindacato teme in particolare le partenze, dovute alla nuova ubicazione dei locali.

«Ci aspettiamo sostegno per le persone che non seguono e, inoltre, che le loro posizioni vengano sostituite», insiste il rappresentante sindacale. A Vanves, le edizioni Hatier si troveranno nello stesso edificio di un ex concorrente, Hachette Éducation (Hatier è stata acquistata da Hachette nel 1996).

Raggruppamenti fanno rima con licenziamenti, e i locali comuni sono spesso accompagnati da tagli di posti di lavoro: “Temiamo le sinergie e che Hatier venga diluito in Hachette Éducation, causando una possibile perdita di qualità del libro: non abbiamo gli stessi modi di lavorare di Hachette, non gli stessi tipi di lavori», ci viene detto.

Dovrà essere redatto e comunicato alla direzione del gruppo un elenco di richieste al fine di “attenersi il più possibile alle aspettative dei dipendenti“. Dopo la mattinata di workshop, un’assemblea generale, alle 12, nel cortile del palazzo di rue d’Assas, permetterà di riflettere sulla continuazione del movimento.

Abbiamo contattato la direzione di Hachette Livre e stiamo aspettando una risposta.

Fotografia: illustrazione, ActuaLitté, CC BY SA 2.0

Di Antoine Oury
Contatto: [email protected]

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