Traendo spunto da storie vere, l’ex insegnante di lettere inneggia alla solitudine

Traendo spunto da storie vere, l’ex insegnante di lettere inneggia alla solitudine
Traendo spunto da storie vere, l’ex insegnante di lettere inneggia alla solitudine
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l’essenziale
Ex insegnante di lettere al liceo Bourdelle e al collegio Olympe-de-Gouges di Montauban (Tarn-et-Garonne) dopo aver insegnato in Irlanda, Australia e Polinesia, Lambert de Wallis, il cui vero nome è Bernard Lambert, pubblica “Championnat dal mondo della solitudine”, una sorprendente raccolta di racconti e racconti di Montauban nutriti da eventi reali.

“Odiavo la solitudine”, scrive Lambert de Wallis, professore di letteratura in pensione che vive a Montauban (Tarn-et-Garonne). Questo prima di imbattersi per caso, nella sala d’attesa di un medico, in un articolo pubblicato sulla rivista “Géo”, in cui si parlava del tentativo di record mondiale di un certo Cameron.

“Fu proprio l’immagine a catturare la mia attenzione: un minuscolo isolotto sperduto nel mezzo del Nord Atlantico. Nel 1985, un membro delle forze speciali britanniche vi rimase per quaranta giorni, descrivendo il luogo come il più isolato degli Stati Uniti. Kingdom Quindi il luogo più isolato del mondo e ora un certo Chris Cameron, ex soldato, insegnante di scienze e ingegnere elettronico, ha progettato di restarci per sessanta giorni, battendo così il record mondiale di elementi scatenati.

Tanto è bastato per incoraggiare Bernard Lambert alias Lambert de Wallis (allusione all’arcipelago di Wallis e Futuna dove insegnava, essendosi stabilito anche questo giramondo in Irlanda, Australia e Martinica prima di ritornare nella Francia metropolitana) a riprendere in mano la sua penna, due anni dopo aver pubblicato, in proprio, “La bambina della signora con le borse”.

“In questo romanzo intimo, ho parlato delle due cose che contano di più nella vita di un uomo: la morte di sua madre (NdR: Sharp, il personaggio del suo romanzo, la perse all’età di 10 anni) e la passione innamorata. Questa volta, Mi sono aperto basandomi su storie vere vissute da conoscenti o persone che ho incontrato, ad esempio il viaggio di Marie, una camionista a Bressols, la storia di una bambina molto prematura che pesava solo un chilo alla nascita, quello di una donna epilettica o quello di un vecchio che assisterà alla partita da paura tra USM e Carcassonne, due anni fa allo stadio Sapiac.”

Storie che ci colgono sulla soglia dell’emozione

Alcune di queste storie ci colpiscono sulla soglia delle emozioni, come un montante sul ring. Come quello di Flavie, direttrice della biblioteca, nel racconto “Addio ai libri”. Una donna che, fin da piccola, “viveva solo di e per i libri”. Fino a questa sera del 13 novembre 2015 a Parigi. “La sera del suo compleanno, ha invitato due amici al bistrot-ristorante Comptoir Voltaire, nell’undicesimo arrondissement. Faceva freddo ma la terrazza era coperta da ombrelloni riscaldati. Alle 21,41 si è verificata un’esplosione. Un terrorista jihadista aveva appena ha fatto scattare la sua cintura esplosiva. Questo è il settimo attacco di questa giornata. Flavie ha numerosi impatti alla testa e agli occhi, non riesce più a sentire il suo corpo. […] Seguiranno trenta operazioni. Non è mai riuscita a tornare al lavoro. Ha perso la fede in tutte le Scritture”.

Con grande tatto e finezza, Lambert de Wallis racconta il ritorno alla vita di Flavie, tornata a vivere con i suoi genitori a Montauban, e come, passando davanti alla vetrina di Maurice Baux, sotto le coperte della Place Nationale, sia finita riscoprire il gusto per i libri… e in definitiva per la vita. Ne è convinto l’autore montaalbanese: «Anche la solitudine salva, e più spesso di quanto pensiamo».

“Campionato mondiale di solitudine. Racconti e racconti di Montauban”, di Lambert de Wallis. € 10. In vendita presso la libreria “La Femme Renard” e presso lo spazio culturale Leclerc Sapiac.

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