Decidere, scegliere e arrendersi. Dilemma impossibile quando sei innamorato delle parole, piuttosto che scegliere tra due libri. Tuttavia, è il compito quasi quotidiano dei bibliotecari. Ma per gli agenti della mediateca Jehanne Arnaud di Sainte-Maxime, questa scelta non sarà più straziante.
Infatti, i libri destinati al “sarchiamento”, cioè al ritiro delle scorte, non verranno più messi al pestello. Il centro culturale ha siglato una partnership per venderli alla società Amareal, una libreria online di seconda mano che vende i libri a prezzi ridotti.
Lotta contro l’analfabetismo
Riconosciuta come azienda socialmente utile, l’azienda dona parte dei suoi profitti ad associazioni di beneficenza che combattono l’analfabetismo come Mots et Merveilles, Lire et Smile, Bibliothèque sans frontières e Secours populaire. Gli articoli invenduti vengono conferiti ad associazioni o, se troppo danneggiati, riciclati in Europa, di cui l’80% in Francia. Al Comune va anche il 10% dell’importo ricavato dalle vendite. “Portiamo il libro in un circolo virtuoso”, riassume in poche parole l’assessore comunale con delega alla Cultura, Michel Facin.
La mediateca è piena di libri. 37.500 documenti, riviste e CD compresi, sono distribuiti su 1.100 m2 e 10 metri di altezza. “Una cattedrale”qualifica il prescelto. In questa vasta collezione arrivano ogni anno 2.000 nuovi articoli. Quindi ovviamente devi fare spazio sugli scaffali. “È qui che entra in gioco l’occhio del bibliotecario. Per selezionare le opere vengono presi in considerazione diversi parametri“, dice la direttrice Florence Carlini. Il primo è l’usura. Un libro troppo giallo, con troppo orecchie attira meno l’attenzione e non sarà scelto dai visitatori. Poi, attrae i lettori. “Se il libro non esce più, non lo terremo. Capita spesso che ci siano effetti moda con titoli molto richiesti per un periodo quindi, niente di più. A volte commettiamo errori anche sul livello di lettura, con opere troppo complesse per il nostro pubblico.”
Prende come esempio la serie di romanzi polizieschi Millennio dello scrittore svedese Stieg Larsson. “Era un fenomeno diversi anni fa. Ma oggi abbiamo mantenuto solo una serie perché non è più molto richiesta.” spiega il regista.
Il libro ancora popolare
Anche se la mediateca non è destinata alla conservazione, conserva comunque nella sua riserva una base di opere classiche e del patrimonio. Ma l’incubo per le biblioteche restano i fumetti e i manga, sempre più apprezzati dai più giovani. “Alcuni sequel non finiscono mai, ci strappiamo i capelliiperbole Firenze Carlini. Quindi abbiamo fatto la scelta di prendere le serie complete, gli essenziali o i primi numeri di grandi opere.”
Per i DVD e i CD la mediateca lo sta attualmente prendendo in considerazione. Innanzitutto i film non possono beneficiare dell’usato a causa dei diritti d’immagine, ma soprattutto la domanda è in caduta libera con l’aumento dello streaming. Resta il libro, re delle biblioteche, ancora molto richiesto nel mondo digitale con 34.800 prestiti all’anno a Sainte-Maxime.