INDAGINE – Dietro i casi Boualem Sansal e Kamel Daoud, che mettono in luce le pratiche di un potere ostile alla libertà di espressione, il settore del libro, in crisi da molti anni, cerca di sopravvivere come può. Aumentano gli ostacoli alla pubblicazione.
“Leggi per trionfare.” È sotto questo tema guerrafondaio che la 27a edizione della Fiera Internazionale del Libro di Algeri (Sila) ha voluto celebrare quest’anno “il potere senza tempo dei libri” et “il loro ruolo unificante”. Ma dopo aver subito squalificato diversi espositori, tra cui Gallimard, e aver avviato una caccia agli indesiderabili – in questo caso un libro qualsiasi di Kamel Daoud – la manifestazione si è conclusa con un bottino singolare: lo scrittore francese-algerino Boualem Sansal, arrestato all’aeroporto di Algeri il 16 novembre . Dietro le accuse di ledere l’integrità del territorio a causa dei commenti sulla marocchinità del Sahara Occidentale, si nasconde in realtà il fatto di aver scritto e pensato di essere accusato. Da diversi mesi, infatti, gli atti di repressione contro gli scrittori e gli operatori del mondo del libro in Algeria sono aumentati.
Il 18 ottobre, la libreria Cheikh di Tizi-Ouzou, tappa obbligata degli incontri letterari nell’est del…
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