Quale romanzo regalare a Natale? I libri sono uno dei regali più belli da mettere sotto l’albero.
Scopri la nostra prima parte dei 10 migliori libri da regalare a Natale, romanzi che non abbiamo ancora avuto modo di recensire nelle nostre rubriche.
Dai thriller ai romanzi storici, dalle storie di formazione ai romanzi decisamente orribili, ce n’è per tutti i gusti!
1. Olivier Norek, I guerrieri dell’inverno (edizioni Michel Lafon)
“O capitoliamo rapidamente e l’intero paese diventa russo, oppure resistiamo abbastanza a lungo perché questo conflitto diventi motivo di imbarazzo per loro, nel qual caso possiamo costringerli a negoziati di pace, ma poi ogni metro perduto sarà soggetto all’annessione sovietica. , perché ogni metro che i russi percorrono oggi apparterrà a Stalin domani.
Per il suo ingresso nella letteratura Olivier Norek, validissimo autore di gialli, mette in risalto un episodio poco conosciuto della Seconda Guerra Mondiale: l’invasione della Finlandia da parte dell’Unione Sovietica nel novembre 1939.
Approfittando del caos generato dall’inizio del conflitto, Stalin escogitò un piano machiavellico per giustificare l’invasione di questo minuscolo vicino.
Portato da una narrazione efficace e da una sorprendente galleria di personaggi, Olivier Norek umanizza questa storia che ne ha davvero bisogno all’inizio.
Con questa potente saga, Norek riesce nel suo passaggio al romanzo storico e nel suo passaggio (temporaneo o no? solo il futuro lo dirà) da autore di thriller ad autore di letteratura bianca
2. Solito; Javier Zamora (Gallimard)
“Se fa nascere bambini, donne o uomini più grandi di lui, se può cambiare completamente le nostre vite. Don Dago ha cambiato quella di mamma. Mali dice che se n’è andata perché non c’era lavoro. Papà se n’è andato per “politica”. Las Américas è una città più sicura , un paese più ricco, e c’è tanto lavoro”.
All’età di nove anni, Javier lascia i nonni, i compagni di scuola e il suo paese d’origine, El Salvador, per ritrovare i suoi genitori già stabiliti illegalmente negli Stati Uniti. Il nonno lo accompagna all’inizio del viaggio ma lo lascia prima di varcare i confini ed ecco che il ragazzino viene avviato per un viaggio di 1000 chilometri attraverso l’America attraverso il Guatemala, il Messico, il mare e il deserto.
Javier Zamora è di origine salvadoregna e vive negli Stati Uniti da quando ha attraversato illegalmente il confine, da solo, all’età di nove anni.
Offre un magnifico romanzo direttamente ispirato alla sua storia personale e un inno al coraggio dei migranti; un argomento che purtroppo rimane attuale oggi.
Questa epopea, raccontata dalla prospettiva di un bambino, ci permette di mantenere una nota di speranza e di leggerezza salvifica durante tutto questo viaggio iniziatico.
3. Alma Kastyu, Ulula (Sonatine)
“Non c’era tolleranza in lui, non sapeva perdonare nulla. Si considerava un uomo di Dio, ma il suo Dio era un giudice, uno spirito arrabbiato ed esigente. E ovviamente si modellava sull’immagine di il suo dio.
Quando “La casa nella prateria” si trasforma in Deliverance o addirittura in un film horror della serie Z… Alma Katsu rivisita uno degli episodi più oscuri della conquista dell’Occidente aumentandone il lato horror con anche un pizzico di fantasia.
Giugno 1846, un convoglio di pionieri guidato da Georges Donner si dirige verso la California. Prendendo spunto da una storia vera che vide questa spedizione perdere una buona metà dei suoi partecipanti, l’autore ce ne propone una versione ricca di fantasia, a tratti delirante, ma di grande dipendenza per il lettore.
I rapporti tra famiglie diverse, individui forti e incontri inaspettati ravvivano la narrazione e le conferiscono un ritmo emozionante e angosciante.
Un romanzo avvincente e ben costruito che non metterete giù fino alla fine.
4. Leo, Deon Meyer (Gallimard-Série Noire)
“La guardano senza capire.
Il suo coraggio oscuro. Potrebbe esserci una situazione più sfortunata? Doveva imbattersi nelle due luci più deboli del lampadario della polizia. “
Deon Meyer, lo scrittore sudafricano con milioni di lettori, ha appena pubblicato il suo nuovo thriller ed è un vero successo!
L’autore di Soldati dell’alba torna con la sua coppia preferita Griessel-Cupido. Questa è già la nona puntata della serie. Se questo romanzo è davvero una finzione, si dice che sia stato ispirato da voci persistenti riguardanti il trasferimento sul suolo locale dei miliardi di Gheddafi prima della sua morte. Ne fa un thriller affascinante, puntando il dito contro la corruzione sudafricana, compresa la famosa cattura di Stato, fino al vertice più alto del Paese.
L’autore e il suo eroe tornano in Leo, la cronaca oscura e piena di suspense di un paese afflitto dalla corruzione…
Una suspense degna di un ottimo poliziotto. L’indagine si blocca per molto tempo poi tutto accelera alla fine per concludersi in apoteosi (ricetta classica da poliziotto)
Che piacere leggere Deon Meyer che troviamo qui al suo meglio
5. Tutti i silenzi non fanno lo stesso rumore, Baptiste Beaulieu (L’iconoclasta)
“In un certo senso”, mi ha detto Samuel, “ogni gravidanza è sfruttamento. Anche all’interno di una tipica coppia eterosessuale, quando la donna decide di avere un figlio, sfrutterà le risorse del suo corpo sfruttare il corpo della moglie per diventare padre.
Nel suo ultimo libro, Baptiste Beaulieu, che seguiamo da tempo e le sue peregrinazioni da giovane studente di medicina, ci parla di “questo leggero eccesso di lacrime” che implica nascere omosessuale nella nostra società.
Lo abbiamo classificato tra i romanzi ma siamo più nel racconto autobiografico poiché Baptiste Beaulieu ripercorre e mette in discussione le diverse forme di discriminazione utilizzando il suo percorso da giovane poi da padre omosessuale.
Un libro che invita il lettore a pensare, a mettere in discussione la nostra società, le nostre rappresentazioni. con frasi scioccanti e di grande impatto: “La tolleranza è per il glutine o il lattosio, non vuoi essere tollerato, vuoi essere rispettato e godere degli stessi diritti degli altri.”
A volte un po’ troppo tentato dal sentirsi bene, Baptiste Beaulieu consegna il suo romanzo più personale ma anche quello più necessario e impegnato da offrire sotto l’albero per suscitare dibattiti necessari e importanti.