Come definiresti l’intento del tuo ultimo libro intitolato sobriamente “Ile d’Ouessant-2024- Getting to the island of Ouessant”?
André Le Saout, scrittore di Brest: “Voglio mostrare un'isola per quello che è e non per quello che vogliamo che sia. Ouessant è un luogo mitico, fantasticato, perfino abbellito. Ci andiamo perché vogliamo che sia bellissimo! La mia intenzione, in questo lavoro, è quella di andare oltre questo aspetto visivo che monopolizza il resto. Fare appello agli altri sensi, tatto, olfatto, gusto, udito per comprendere tutto ciò che costituisce “l'isola”, la sua geografia, la sua comunità umana, la sua fauna, la sua flora…”.
“Sì, perché per me l’isola può essere capita, sentita, solo dal continente, una volta tornato nel mio quartiere, nella mia comunità, nel mio appartamento. Lì, e solo lì, posso scrivere di Ouessant”.
Dedichi un brano abbastanza lungo alle personalità che vennero a Ouessant, a cominciare da Vauban nel 1685.
“In effetti, l’isola ha sempre attratto élite, intellettuali e artisti nonostante le pericolose traversate degli ultimi secoli. È lungo l’elenco dei grandi pittori, dei grandi scrittori che l’hanno frequentata.”
Poche spiagge, venti onnipresenti, clima pericoloso (…): tanti vantaggi, nel medio termine, per preservare l’isola dall’overtourism
Per concludere, cosa prevede per Ouessant in vista dell'overtourism che affligge le isole bretoni?
“Poche spiagge, venti onnipresenti, condizioni meteorologiche pericolose, costi elevati di traversata e alloggio, debolezza delle infrastrutture puramente turistiche sono, ai miei occhi, tutte risorse, a medio termine, per la preservazione del suo ambiente e della sua comunità, e barriere all’overtourism .”
Pratico
Il terzo dei libri (dopo quelli pubblicati nel 2022 e 2023) di André Le Saout dedicato a Ouessant e intitolato “Il bisogno dell'isola”, è in vendita a 12 euro da Dialogues a Brest e da Ouessant Presse sull'isola.
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