Come è scritto
Articolo riservato agli abbonati
La raccolta “Cosmopolite” riunisce la corrispondenza in gran parte inedita del romanziere austriaco sull'“ebraicità”.
Accade che, oltre alla corrispondenza generale, compaiano gli scambi di uno scrittore con un unico corrispondente – per esempio, per Flaubert, quelli con George Sand, Turgenev e Maupassant. È più raro pubblicare lettere di uno scrittore a diversi corrispondenti ma sullo stesso tema – e questo è ciò che accade Cosmopolitadi Stefan Zweig. La raccolta raccoglie la sua corrispondenza in gran parte inedita in giro “Ebraicità”anche se l'editore Stefan Litt ammette che, in alcune lettere pubblicate, “il tema è stato nascosto tra le righe, senza che venissero formulati i concetti di “ebrei”, “ebraicità””. L’argomento non è significativo poiché Stefan Litt specifica: “Dal 1901 al 1904, né dal 1906 al 1913, non è possibile identificare alcuno scritto rilevante di Zweig relativo all’ebraicità”. Nota inoltre che in nessuna lettera c'è il minimo desiderio “in occasione di una festa ebraica”.
Suicidio in Brasile dopo la fuga dall'Europa
“Più di ogni altro scrittore del suo tempo, Stefan Zweig rappresenta la quintessenza dell'intellettuale ebreo europeo”, scrive Denis Charbit nella sua postfazione all'edizione francese. Nato il 28 novembre 1881 a Vienna e suicidatosi il 22 febbraio 1942 in Brasile dopo essere fuggito prima dall'Austria e poi dall'Europa,
France
Books