“In un mondo dove tutto è commercio, l’amicizia è forse l’unico rapporto il cui motore è la libertà”

“In un mondo dove tutto è commercio, l’amicizia è forse l’unico rapporto il cui motore è la libertà”
“In un mondo dove tutto è commercio, l’amicizia è forse l’unico rapporto il cui motore è la libertà”
-
gabbiano

“In un mondo dove tutto è commercio, l’amicizia è forse l’unico rapporto il cui motore è la libertà”

Il nostro mondo sta andando in pezzi

Da lì, la storia presenta due lati. Nella cittadina in cui vive in incognito, “Pierre” (come lui stesso si fa chiamare) incontra una giovane donna che ha la metà dei suoi anni e che lo affascina con il suo dinamismo e le sue capacità relazionali. Stringe un legame con “Linda” che, sebbene platonico, non è meno incantevole: “Senza sesso, e senza tutto ciò che il sesso implica tra due esseri, i giorni e le serate trascorsi insieme avevano il sapore dell’eternità” . E per aggiungere: “In un mondo dove tutto è commercio, anche il riso, anche il sonno, anche l’amore (quello che noi chiamiamo amore e che non ha niente a che vedere con Tristano e Isotta), l’amicizia viene forse ad essere l’unica forma di relazione umana dove la gratuità è il motore forza” .

Viene quindi rivelato il secondo lato del romanzo. A Bruxelles, per assicurarsi la vecchiaia, il narratore ha accettato un posto ben retribuito nel consiglio di amministrazione di un’organizzazione culturale creata per promuovere… l’arte virtuale europea, in altre parole un’arte dematerializzata, un’arte che non può nemmeno essere incarnata su tela, né su legno o marmo. Allo stesso tempo, il piccolo mondo del narratore vacilla e cade a pezzi. Tutti i tipi di incidenti e incontri bizzarri rivelano un mondo che si sta svelando davanti ai suoi occhi: persino l’arte, persino l’amore, persino Linda che non è chi pensava. Il racconto si conclude con questa visione della nostra società in difficoltà, che è anche in decadenza, di un mondo – che bella formula! – avidi non lettori!

La morte di Hemingway

Da parte sua, Gérard de Cortanze, saggista, romanziere, critico letterario, occupa dal 2005 la cattedra numero 3 della nostra Reale Accademia, il cui primo occupante nel 1922 fu Gabriele d’Annunzio, autore di opere dai titoli appariscenti come L figlio del piacere (1889) et Il fuoco (1900). Un destino complice ha quindi fatto sì che questa cattedra venisse assegnata a Gérard de Cortanze che, pur essendo nato a Parigi nel 1948, discende da una famiglia aristocratica piemontese che diede viceré all’Italia prima di ritrovarsi senza un soldo in Francia. Uno dei suoi nonni era muratore, l’altro tassista. Il giovane Gérard rivela molto presto un vorace appetito culturale, che spazia dalla cultura latinoamericana (Borges, Frida Kahlo) alle razze immobili ( La leggenda della 24 Ore di Le Mans 2014), romanzi ( Zazous 2016) ai saggi (Paul Auster, Jorge Semprun, Le Clézio, Hemingway, ecc.).

Oggi tocca a Ernest Hemingway, nato nel 1899, figlio di un medico, giornalista, che iniziò la carriera letteraria a Parigi negli anni ’20, sotto il patronato dell’effervescente Gertrude Stein e del poeta Ezra Pound. Reso famoso da Addio alle armi (1929), Per chi suona la campana (1940), Il vecchio e il mare (1952), ricevette il Premio Nobel per la letteratura nel 1954.

Sei anni dopo, ha sperimentato ogni tipo di sofferenza: ipertensione, diabete, disturbo bipolare, l’insorgenza dell’Alzheimer. Dopo essere stato trattato con elettroshock presso la prestigiosa Mayo Clinic (Minnesota), tornò a casa sua nell’Idaho il 30 giugno 1961. Il 2 luglio si sparò due volte alla testa. Quali potrebbero essere le sue sofferenze, le sue riflessioni, i suoi ricordi, le sue conversazioni con la sua quarta moglie, la giornalista Mary Welsch, il suo rapporto con Fidel Castro, l’ostilità della CIA, ecc., hanno ispirato Gérard de Cortanze questo romanzo empatico.

“Quello che so di Linda”***romano di Luc Dellisse, Edizioni Lamiroy, 245 pp. Prezzo 20€

“Sognava solo paesaggi e leoni in riva al mare”** romano di Gérard de Cortanze, Albin Michel, 315 pp. Prezzo 23€, digitale 16€

-

PREV Saint-Girons. Una dedica scintillante con Alexandrine Loubet
NEXT Questo libro, presentato pochi giorni fa, è un successo clamoroso