L'ultima opera di Patrick Eudeline è sicuramente il libro più personale dello scrittore tuttofare
Critico rock, precursore del gonzo journalism (giornalismo in cui il giornalista mette in scena se stesso), musicista (cantante e chitarrista del gruppo Asphalt Jungle, che fu uno dei primi gruppi punk rock formatisi in Francia, nel 1977), attore (lui ha un piccolo ruolo in Fanculo a meil film girato dalla sua grande amica Virginie Despentes), provocatore anti-sveglia sui social network… Patrick Eudeline era, o è tuttora, tutto questo. Ma è anche uno scrittore. E non è il peggiore. Questo secolo avrà la tua pelleil nostro preferito tra la dozzina di libri che ha pubblicato, è un'ottima testimonianza del periodo punk, da lui vissuto da vicino.
La sua ultima opera Perso contro la Francia (titolo che non ha nulla a che vedere con la simpatica canzone di Étienne Daho Caduto per la Franciama piuttosto Nato troppo scioltola canzone di Johnny Thunders, uno dei suoi cattivi amici) è il suo libro più personale.
Certo, qualche aneddoto c’è”sesso, droga e rock'roll“; una serata ovviamente sballata in cui condivide la sua droga con il bassista dei Sex Pistols, Sid Vicious (si può dire, c'è una prescrizione), un concerto in cui consiglia alla cantante Siouxsie di non indossare accessori nazisti… e altro ancora recentemente, un viaggio a Londra dove è ospitato da Pete Doherty se stessoche vuole rubargli la fidanzata (lei, ancora una volta, si limiterà a stuzzicarle le vene).
Ma l’essenziale non è lì. Eudeline torna alla sua adolescenza, parla di musica, inevitabilmente, ma anche del suo rapporto conflittuale con il padre, di nome Robert. Apre una porta sulla sua vita sentimentale, più romantica di quanto si possa pensare, ma anche sui suoi anni allo Stanislas College. Incredibile ma vero, era addirittura uno scout!
Perso contro la Francia – Patrick Eudeline, edizioni Séguier, 208 pag., 21€.
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