Trascrizione dei primi minuti del podcast:
– “Sud Radio Bercov, in tutte le sue forme, dal vivo. » E oggi, nel suo incontro faccia a faccia, André Bercov riceve il saggista David Duquesne, che ha appena pubblicato “Ne fait pas ton français” per le edizioni Grasset.
– E sì, itinerario di un bastardo della Repubblica. Ciao David Duquesne.
– Ciao André.
– Allora, David Duquesne, devo dire che hai scritto un libro commovente.
– E infine, è un libro che ti parla, è un libro che racconta la storia della tua infanzia.
– Allora te lo ricorderò, ma lo racconterai molto meglio di me.
– Sei nato nel 1970.
-71.
– 71. Quindi hai 53 anni, è vero.
– Esattamente, sì.
– E tu sei nato, direi, senza essere ch'ti, sei nato al Nord, nel Corons.
– Infine, quelli che abbiamo chiamato i Coron.
– Alens, tutto qui.
– Hai avuto Fatima Lazar Benboili come nonna.
– Sì.
– E tua nonna, tua madre, Ouria.
– Sì.
– Ecco cosa ti ha portato…
– E poi, tu sei… E poi, come padre, Serge Duquesne, che dice di non vederlo dall'età di 5 anni, praticamente, è così.
– E racconti, appunto, il Nord, racconti come sei stato cresciuto, racconti la violenza, la violenza dei genitori, la violenza delle famiglie, la violenza dei clan, e poi anche cose molto belle, di solidarietà o cose molto forti anche tra voi.
– E poi racconti, anzi, racconti un po' di tutto questo.
– Questa è la tua vita quando sei a scuola, come va, le scene a cui hai assistito.
– E devo dire che, lungi da queste chiacchiere su incrocio, creolizzazione, ecc., multiculturalismo, tu l'hai sperimentato, ma l'hai sperimentato tu stesso, e lo racconti in modo completamente diverso.
– Diversamente, ed è questo che mi ha colpito.
– Nel senso buono del termine, discorsi abitualmente politici o ideologici.
– Vorrei che tu mi parlassi di questo, di quello che hai provato, molto presto, in effetti.
– Sì, l'ho sentito molto presto, e ho iniziato a scrivere sui social network nel 2012, dopo i crimini perpetrati da Mohamed Merah, perché quello che sentivo non corrispondeva affatto alla realtà che osservavo fin dalla mia prima giovinezza.
– Volevo riportare un po' la realtà.
– Questo libro, infatti…
– Quello che è venuto poco dopo è uno specchio della società francese, ma degli ultimi 70 anni, per mostrare, dimostrare la mutazione in atto, che è una mutazione antropologica, demografica, culturale e di civiltà.
– Siamo così passati dalla meritocrazia repubblicana alla preferenza per la diversità, e siamo partiti dal romanzo nazionale per arrivare ad Alfred Salouz, che è un po' la versione nazionale di Alain Daly, Alfred Salouz, di cui Emmanuel Macron sembra avere nostalgia un apartheid religioso in cui la legge della Sharia regolava le relazioni tra musulmani e non musulmani.
– Del resto bisogna tranquillizzarlo, perché Alfred Salouz si sta realizzando in Francia, in molti quartieri,…
Trascrizione generata dall'intelligenza artificiale