Quattro libri in finale per il Goncourt 2024, uno dei premi letterari francofoni più prestigiosi. Si tratta di Ore di Kamel Daoud (Gallimard), Jacaranda di Gael Faye (Grasset), Madelaine prima dell'alba di Sandrine Collette (JC Lattès) e Arcipelaghi di Hélène Gaudy (L'Olivier). Il premio verrà consegnato questo lunedì a mezzogiorno al ristorante Drouant di Parigi, come è tradizione dall'edizione del Goncourt del 1914.
Questa elezione, decisa da dieci giurati, rischia di essere schiacciata tra due finzioni: Oresui massacri dei “decennio oscuro“Algerino, e Jacarandasul post-genocidio in Ruanda. Secondo sei giornalisti letterari intervistati da Livres Hebdo, La parte preferita di Kamel Daoud. Sono in cinque a vederlo incoronato. Nel mondo dell'editoria parigina, sentiamo ripetere molto spesso la stessa previsione, riferisce l'Agence France Presse.
Una decisione in un contesto politico carico. Infatti, l'Algeria ha deciso di vietare le edizioni Gallimard, che pubblica Ore di Kamel Douad, la Fiera Internazionale del Libro di Algeri, dal 6 al 16 novembre. Gaël Faye può però contare anche sul suo profilo più popolare, autore di un bestseller adattato per il cinema (Piccolo paese)musicista, cantante e slammer. Le due autrici degli ultimi quattro, Sandrine Collette e Hélène Gaudy, sono piuttosto considerate outsider. “Possono servire come rimedio se la giuria non riesce a raggiungere un accordo. Soprattutto Sandrine Collette“, ha detto un redattore intervistato dall'AFP.
Fatto importante: le ultime due finali si sono svolte al massimo in 14 round, con cinque voti per un contendente e cinque voti per l'altro. In questo caso, il voto del presidente della giuria conta doppioin questo caso Didier Decoin nel 2022 e nel 2023. Ma questo presidente è cambiato. Philippe Claudel, eletto a maggio, ha chiarito in privato che farà tutto il possibile per evitare questo scenario.
Nel 2023, l'assegnazione del premio Femina ad una finalista del Goncourt, Neige Sinnoaveva rimescolato le carte alla vigilia delle elezioni, a beneficio di Jean-Baptiste Andrea (Veglia su di lei, presso L'Iconoclaste). L'ultimo premio Goncourt di Gallimard risale al 2020, l'ultimo di Grasset al 2005.