Appassionato di scrittura, François Gonneau è già autore di numerosi racconti, romanzi, anche opere teatrali e testi di canzoni. Con “Polar Maniaque” si lancia in un nuovo genere pubblicando il suo primo romanzo poliziesco.
Nel suo nuovo romanzo “Polar Maniaque” (Edizioni Le Solitaire), Bigourdan François Gonneau ci porta in un'azione “inquietante, vivace e talvolta elettrica” sul circuito di Nogaro. Un romanzo poliziesco sensuale e sanguinoso, che mescola umorismo, amore e crimine. “Lì gli innocenti sono rari…”, avverte l'autore.
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“Dopo i miei primi due romanzi, “Passa chi ama”, un romanzo romantico e fantasioso per adulti e ragazzi, poi “L'imite”, che presenta manipolazioni amorose e autoironia, ho voluto lanciarmi in un romanzo poliziesco. “Polar Maniaque” riunisce due storie d'amore e quattro morti nella cornice generosa e gourmet del Gers durante il festival delle auto d'epoca. Come in ogni mio romanzo, umorismo e amore si mescolano maliziosamente. A questo si aggiunge, questa volta, il delitto, che ha richiesto ricerca sul funzionamento delle indagini di polizia per essere credibile”, invita alla lettura quest'uomo dalle molteplici passioni, quella della sua professione di veterinario, delle automobili antiche e della scrittura, tra le altre.
“La scrittura prolunga la mia infanzia”
Il suo desiderio di scrivere risale agli anni '90, quando era ancora studente di veterinaria. Oggi, oltre ai suoi tre romanzi, gli dobbiamo decine di racconti, testi di canzoni, opere teatrali, ecc. e il suo prossimo libro, un thriller, è già in preparazione. E quando prende in mano la penna, il risultato si preannuncia tanto accattivante quanto sconcertante. “Il mio desiderio è far divertire i lettori, portarli con me, fargli venire voglia di leggere la fine”, confida.
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Una storia locale di un autore locale
“La scrittura prolunga la mia infanzia, quando amavo giocare con le Playmobile perché potevo fargli fare delle cose e loro mi facevano fare delle cose”, ricorda. Proprio come nei suoi scritti di oggi. “Nella scrittura facciamo quello che vogliamo, in totale libertà e penso che dobbiamo mantenere anche la nostra parte infantile. Ringrazio anche il mio editore che mi segue fin dall'inizio nei miei mondi immaginari. Ciò che scrivo non è mai autobiografico. Per Per questo romanzo ho preso spunto da due persone ma, da appassionato di automobili e amante del territorio quale sono, il fatto che la storia si svolga attorno al circuito di Nogaro non sorprenderà nessuno”, confessa colui che ha voluto farlo evidenziare il dipartimento del Gers, l'accoglienza e l'atmosfera di questo circuito eccezionale co-creato da Paul Armagnac, che ha anche ispirato il titolo di questo romanzo. Un gioco di parole tra tanti altri che François Gonneau inserisce sottilmente in ciascuno dei suoi scritti. Si occupa anche della tipografia per “offrire una lettura facile, anche ai dislessici”.
L'autore firmerà il suo libro a Tarbes sabato 2 novembre presso lo spazio culturale Leclerc di rue Foch (14,30-18) e venerdì 8 novembre (18-21), presso la cantina V & B bar, a Tarbes.