romano
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Un viaggio nella magica e inquietante Lituania in “Il rapimento di Sarah Popp” dell'autrice francofona.
Sarah Popp, 59 anni, è una scrittrice e scrittrice francese. Da notare che, tuttavia, nel 1963 aveva 20 anni, come Rose-Marie Pagnard. Al termine di un festival letterario a Vilnius in Lituania, è circondata dalla neve: non c'è più un aereo per Basilea dove suo marito Tobie, pianista, anche lui “cuoco part-time presso una scuola privata”. Non poteva approfittare di questa parentesi immacolata per volare via in modo diverso? Prendendo autobus sconosciuti, chiedendosi “come si dice in lituano Cerco l'hotel senza nome?”, trovandolo finalmente e ignorandolo “in uno dei dodici ascensori” di esso prima che l'addetto alla reception prema al suo posto “su uno dei mille pulsanti circondati da caratteri cirillici” ?
C'è qualcosaAlice nel paese delle meraviglie all'inizio di questo Rapimento di Sarah Popp, ma con la particolarissima poesia di Rose-Marie Pagnard, una sorta di realismo magico in cui il mondo è poroso, le sensazioni diventano concetti e viceversa, il tempo gira su se stesso. E soprattutto, sistematici falsi collegamenti tra capitoli dai titoli intriganti (“Conversazione con un pony”, “Crea un aeroplano di carta”), che saltano come una pellicola di cinema sbucciata. “Queste pagine contengono cose che non sempre capisco, anche se mi sento parte di esse” <
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