“Giù a valle”, “Con te non temo nulla”… 5 libri sulla montagna

“Giù a valle”, “Con te non temo nulla”… 5 libri sulla montagna
“Giù a valle”, “Con te non temo nulla”… 5 libri sulla montagna
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Una valle, bella e oscura

Giù nella valle, di Paolo Cognetti

Paolo Cognetti ha una genialità particolare nell’evocare il mondo della montagna. Rende presenti con uguale intensità gli animali, gli alberi, le rocce, i cieli e gli uomini. Dopo Gli Otto Monti E La felicità del lupo, ci offre una nuova storia, breve e bella quanto oscura. Quella di Luigi, guardia forestale, che deve mettersi d’accordo con il violento fratello Fredo, per riacquistare la sua parte della casa di famiglia, arroccata sulla montagna.

Cognetti spiega alla fine del libro l’ispirazione che ha trovato in certe canzoni di Bruce Springsteen, intrise di tenerezza per chi è martoriato da esistenze difficili. Questo è ciò che sentiamo in questa evocazione della Valsesia, una valle che “sembra essere stato colpito dalla sfortuna” E “per cui arriva il maltempo”. Ma illuminato nelle sue vette dalla bellezza del Monte Rosa.

Tradotto dall’italiano da Anita Rochedy, Stock, 160 p., € 18,90

Paolo Cognetti: “Lassù si cerca un rapporto più vero”

Il silenzio del ghiacciaio

Con te non temo nulla, di Alexandre Duyck

Questo romanzo è ispirato ad una storia vera. Quella di una coppia scomparsa il 15 agosto 1942, mentre attraversava un ghiacciaio nel Vallese svizzero durante una tempesta. Lui era calzolaio, lei insegnante. I loro figli sapranno davvero cosa è successo settantacinque anni dopo, quando il ghiacciaio mummificarà i corpi. Il testo di Alexandre Duyck ci commuove con la sua profonda umanità. Ci sconvolge quando si tratta di bambini. Cosa significa per loro un evento del genere? I loro genitori sono morti o sono partiti per cambiare vita, come sostengono brutte voci? Dopo aver letto queste pagine, non confonderai mai più le parole scomparsa e morte.

Actes Sud, 202 pag., € 19,90

Costruzioni estreme

Una storia di rifugi, di Hervé Bodeau

Questo libro straordinariamente illustrato aiuta a rispondere a molte domande sui rifugi di montagna. Qual è stato il primo? Il titolo va all’ospizio del Gran San Bernardo, fondato nel 1050. Ma la grande ondata di costruzioni iniziò con gli alpinisti del XIX secolo.

Hervé Bodeau racconta con grande arguzia le notti nei rifugi, esilaranti e poco rilassanti. Ci introduce al lavoro delle guardie (ce ne sono molte) e dei guardiani. Infine, sottolinea l’impatto del cambiamento climatico su queste costruzioni estreme, ai piedi delle pareti, sul bordo dei ghiacciai, in continua reinvenzione.

Glénat, 160 pag., 25,95 €

Rifugi, il richiamo della natura

Nel cuore del Piemonte

L’inventario del cloud, di Franco Faggiani

“Da bambino mi chiedevo sempre perché gli uomini persistessero a vivere in luoghi così ostili. » Giacomo è cresciuto in Piemonte. Nel 1915, scappato dalla guerra perché zoppicante, imparò dal nonno un raro mestiere: caviè. Si tratta di recarsi in villaggi remoti per convincere le donne a vendere i propri capelli per realizzare parrucche. Potrebbe essere sinistro. Solo che Giacomo non è un cinico, nutre per questi un grande affetto “luoghi ostili” e i loro abitanti. Un romanzo che ci porta a camminare su entrambi i lati del confine, da Cuneo a Embrun.

Tradotto dall’italiano da Romane Lafore, Paulsen, 303 p., €22

“Sulla montagna”, di Adrien Candiard: al top di sé

Verso il cielo

Preti alpinisti, di Bernard Marnette

In montagna incontriamo spesso sacerdoti, seminaristi o religiosi. Bernard Marnette ci fa scoprire che viene da lontano. Tra i pionieri dell’alpinismo del XIX secolo furono numerosi i sacerdoti, i cui nomi venivano spesso dati alle vette. Questo libro a volte assomiglia a una raccolta di testi e schizzi biografici. Ma condividiamo l’emozione delle prime messe in vetta al Cervino o al Monte Bianco. E sorridiamo agli aneddoti. Così questo prete in partenza per la montagna che incontra il suo vescovo per le strade di Aosta. Sentendosi rimproverare di non indossare la tonaca, rispose: “Lo indosso molto bene. E’ nella mia borsa. »

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