Seine-et-Marne: appassionato della storia della sua città, vi ha dedicato 40 anni della sua vita

Seine-et-Marne: appassionato della storia della sua città, vi ha dedicato 40 anni della sua vita
Seine-et-Marne: appassionato della storia della sua città, vi ha dedicato 40 anni della sua vita
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Di

Giulia Gualtieri

pubblicato su

26 maggio 2024 alle 8:00

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È il culmine di 40 anni di ricerca. Alain Pelgas, Vilcomtois d’adozione e presidente della Société Vilcomtoise d’Histoire, ha appena terminato un libro che ripercorre la storia di Villeneuve-le-Comte (Seine-et-Marne), dalla sua nascita ad oggi.

In questa monografia di 500 pagine, divisa in due volumi e dal titolo sobrio Villeneuve-le-Comtéc’è tutto: la creazione della città, la sua storia religiosa ed economica, la storia delle sue famiglie, l’architettura e l’amministrazione e centinaia di aneddoti. Uno sforzo colossale e puramente volontario.

Il lavoro di una vita

Ascoltare Alain Pelgas parlare della sua città è come tuffarsi dentro archivi viventi. Basta andare a casa sua per rendersi conto del posto che questa passione ha preso nella sua vita. “Ho un intero piano interamente dedicato alla storia di Villeneuve-le-Comte”, sorride. E tutto è organizzato con precisione orologiera. Immaginate: in casa ha un database con tutte le famiglie della città: un censimento di 13.000 persone ! “Ho iniziato a scavare negli archivi mentre facevo la genealogia. Volevo sapere da dove viene il mio cognome”, dice.

Spinto da una curiosità folle

Quando arrivò a Villeneuve-le-Comte, 45 anni fa, aprì un piccolo volantino turistico: “Volevo controllare cosa c’era scritto lì e fin dalla prima riga l’informazione non era esatta”. Così ha iniziato alcune ricerche per scoprirlo. Da allora non si è più fermato. Lui che era uno studente turbolento tra i fratelli, chi smise di studiare a 14 anni per diventare geometra, fece della storia locale il suo sacerdozio.

Per spiegare la nascita di questa passione divorante, ha una sola parola: curiosità.

Mi pongo molte domande. Quando vedo che non c’è acqua, mi chiedo come sia riuscita la gente a vivere senza ruscello. Quando vedo una chiesa, mi interessano molto più le fondamenta che ciò che c’è in superficie (ride)

Alain Pelgas

Questa passione lo fa letteralmente vibrare. Un giorno, grazie al rigattiere di Crécy, mette le mani sulla prima foto della stazione di Villeneuve-le-Comte: “Quando trovi questo, il tuo cuore batte”. Il suo libro comprende anche circa 250 foto, molte delle quali completamente nuove.

Un ricordo vivente

Perché alla sua curiosità si aggiunge un bisogno irrefrenabile di ricercare la precisione, come meglio può. Col tempo, ha imparato a farlo scavare negli archivi – vero know-how, leggere il francese antico e ha potuto contare sulla collaborazione di altri appassionati. Quindici anni fa ha creato la Société Vilcomtoise d’histoire, con la quale ha pubblicato numerose opere. Quest’anno l’associazione ha anche pubblicato una raccolta su tutti coloro che hanno lasciato Villeneuve-le-Comte durante la guerra del 14-18. “Non ci sono solo coloro che si trovano sul monumento ai caduti, abbiamo voluto rendere omaggio anche a tutti gli altri”, sottolinea.

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Questo libro, questi libri, Alain Pelgas li scrive proprio per questo preservare la storiale tradizioni, il sentimento di appartenenza e il legame degli abitanti al loro comune che per la gente. Nella grande Storia non trascura le piccole storie e riesce a raccontare quale famiglia si nasconde dietro ogni casa della città.

Imminente

A quasi 80 anni, con la futura pubblicazione di questo libro (l’uscita è prevista per l’autunno), lo è una pagina della sua vita che scatta con la voglia di “fare spazio in casa” e di trovare un posto dove riporre i metri quadrati di documenti che ha accumulato.

Potrei cantare, liberato, liberato! Ho una sensazione di realizzazione. È stato molto lavoro, molto divertente, ma sono felice di essere arrivato alla fine.

Alain Pelgas

Una delle sue soddisfazioni è essere stato convalidato da uno dei suoi colleghi, Michel Balard, professore emerito all’I-Panthéon-Sorbonne di Parigi che firma la prefazione. Perché non ci sarà alcuna soddisfazione economica: Alain Pelgas non beneficerà della vendita dei libri, che serviranno solo a finanziarne la pubblicazione. “Io appartengo alla generazione dei volontari, non ho fatto questo per quello”.

Spera semplicemente che il suo libro, una raccolta di opere rare e preziose, venga letto e apprezzato. E possiamo solo incoraggiare i lettori interessati a ordinarlo.

Per preordinare il libro contattare l’autore: [email protected] o 06 13 70 39 69.

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