Paule Petitier, “Il pensiero della strega, Michelet 1862” (Edizioni CNRS)

Paule Petitier, “Il pensiero della strega, Michelet 1862” (Edizioni CNRS)
Paule Petitier, “Il pensiero della strega, Michelet 1862” (Edizioni CNRS)
-

Le pire delle vanità. Michelet capiva magnificamente quando sbagliava. Lo storico si è lasciato trasportare dal suo argomento a discapito della veridicità dei fatti. La figura della strega da lui presentata nel 1862 si basa su elementi errati e in gran parte fittizi. Ma la passione c’è. Gli permette di aprire molte porte, attraverso l’intuizione. Queste donne inseguite dagli uomini incarnano ai suoi occhi la libertà della vita, la libertà del corpo. Egli riprende la storia santa dei cristiani sovvertendola. Inoltre, mette la maiuscola sulla strega come noi mettiamo la maiuscola sulla Vergine. Ancor meglio, questi maghi, più vicini alla natura rispetto agli uomini, sarebbero dei guaritori, quindi all’origine di una medicina moderna più dolce.

Dottore in letteratura francese e specialista del XIX secoloe secolo, Paule Petitier ricorda tutto questo in questo studio copioso, appassionato e affascinante. Perché anche lei si lascia trasportare dal suo Jules di cui conosce così bene il lavoro e la vita. Al momento della sua pubblicazione, La strega ha causato uno scandalo. Per evitare un processo come quello Fiori del Male O Signora Bovary, Hachette aveva prudentemente lasciato che Hetzel lo pubblicasse. Ovviamente la stampa cattolica protesta contro questa visione femminile un po’ troppo accattivante. “Nulla di così disgustoso era ancora uscito dalla penna isterica di questo vecchio. » Michelet ha 64 anni, ma ha l’energia di un diavoletto che circola con malizia nel sapere, dalle scienze occulte all’alienismo. Paule Petitier evidenzia la connessione tra La strega e il mito moderno da cui è emerso a “pensiero da strega” contro le modalità di dominio. Spiega come questa immagine sia stata ripresa dal movimento femminista negli anni ’70 con la rivista Streghe e ripercorre il successo dell’omonimo libro di Mona Chollet (Zones, 2018, 365.000 copie GfK).

Aveva già esaminato La strega (La strega di Jules Michelet, Honoré Champion, 2004) senza soffermarsi sulla dimensione femminista, ma piuttosto sulle nuove strade che essa ha aperto. Questa volta mette in risalto la ricchezza di questo testo, più letterario che storico, che ha affascinato Georges Bataille, Roland Barthes e Michel Serres. Perché le pire su cui bruciarono queste donne erano anche quelle della vanità degli uomini che temevano di essere spogliati del loro ruolo predominante. In definitiva, per Michelet, il femminismo non è scienza missilistica.

Paolo Petitier
Il pensiero della strega, Michelet 1862
Edizioni CNRS
Tiratura: 2.000 copie.
Prezzo: 26€; 392 pagg.
ISBN: 9782271134028

-

PREV A Hauteville-sur-Mer, Con la disattenzione della nostra epoca viene ristampato in occasione dell’80° D-Day
NEXT il primo giorno del resto della loro vita