Polemica italiana all’apertura della Fiera del Libro di Francoforte: News

Polemica italiana all’apertura della Fiera del Libro di Francoforte: News
Polemica italiana all’apertura della Fiera del Libro di Francoforte: News
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Polemica su una scrittrice italiana impegnata contro Giorgia Meloni, nuove sulfuree tendenze letterarie e intelligenza artificiale: alla più grande fiera internazionale del libro, che inizia mercoledì a Francoforte, non mancheranno temi caldi.

Questo imperdibile evento annuale riunisce per cinque giorni nella città tedesca autori, editori e altri esponenti chiave del settore.

Quest’anno gli autori che saranno in testa alla classifica saranno lo storico Yuval Noah Harari – famoso per il suo libro “Sapiens: una breve storia dell’umanità” -, l’autrice americana Anne Applebaum e la scrittrice britannica Elif Shafak.

D’altronde, l’assenza di Roberto Saviano dalla delegazione ufficiale italiana, paese “ospite d’onore” della fiera quest’anno, ha scatenato una polemica che oscura questa imponente massa di libri.

L’associazione degli editori italiani non ha ritenuto questo scrittore e giornalista, autore nel 2006 della fortunata inchiesta “Gomorra” sulla mafia italiana e multato lo scorso anno per aver diffamato il premier di estrema destra Giorgia Meloni.

– “Interferenza politica” –

Poco dopo, Roberto Saviano ha attaccato sui social il “governo più ignorante della storia d’Italia”. Alla fine lo scrittore fu invitato alla fiera dal suo editore tedesco.

Ma per protestare contro la sua esclusione dalla selezione ufficiale, 41 scrittori italiani hanno firmato una lettera aperta per denunciare “ingerenze politiche sempre più soffocanti in campo culturale” e un degrado della libertà di espressione nel Paese.

Non c’è stata alcuna “ingerenza esterna” nella costituzione di “Radici nel futuro”, questo il nome della selezione italiana 2024, ribatte l’associazione degli editori italiani.

La fiera non è la prima polemica: l’anno scorso, diversi editori di paesi a maggioranza musulmana si ritirarono dall’evento, di fronte al sostegno a Israele dimostrato dagli organizzatori, subito dopo l’attentato del 7 ottobre compiuto da Hamas e l’inizio dei bombardamenti israeliani. a Gaza.

Nonostante le polemiche, il direttore della fiera Jürgen Boos ritiene legittimo che l’Italia resti l’ospite d’onore.

“Credo sia molto importante mostrare quello che sta accadendo in questo momento in Italia a livello culturale e politico”, assicura all’AFP. La delegazione italiana comprenderà molti degli scrittori più importanti della letteratura italiana contemporanea.

– Libri di fascia bassa –

Altri temi domineranno la più grande fiera editoriale del mondo, con più di mille autori e relatori in programma in circa 650 eventi su quindici palcoscenici diversi.

Un ampio spazio sarà dedicato alla letteratura “new adult” e “new romance”, versione 2.0 del romanzo rosato e ricco di sottogeneri dai nomi spesso stravaganti, “Romantasy” – a metà tra romance e fantasy – per lo studente intrighi del “college oscuro”.

Questi generi letterari sono diventati imprescindibili per i giovani lettori, soprattutto grazie al social network TikTok, sul quale gli autori pubblicano le proprie opere e raccolgono le opinioni dei lettori.

A Francoforte anche l’intelligenza artificiale sarà in prima linea: diversi convegni affronteranno le paure del settore di fronte alla valanga di libri di fascia bassa scritti da algoritmo o ai timori di violazione del diritto d’autore.

“Per quanto riguarda il diritto d’autore, è un grosso pasticcio”, ritiene Jürgen Boos.

Autori di spicco come John Grisham e Jodi Picoult hanno recentemente citato in giudizio OpenAI, accusando la società americana di utilizzare illegalmente i loro lavori per alimentare la sua interfaccia ChatGPT.

Ma per il direttore della fiera di Francoforte l’intelligenza artificiale può portare cose positive anche nel mondo dell’editoria, migliorando i “flussi di lavoro nelle case editrici” e aiutando la scrittura nel settore editoriale, della ricerca e della scienza.

Un altro momento clou sarà la consegna del “Premio per la pace della libreria tedesca”, assegnato quest’anno ad Anne Applebaum, giornalista e storica polacco-americana, il cui ultimo libro, “Autocracy Inc.”, studia come gli stati autoritari stringono i loro legami.

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