La rivista “Esprit” celebra la resilienza dei libri

La rivista “Esprit” celebra la resilienza dei libri
La rivista “Esprit” celebra la resilienza dei libri
-

La recensione delle riviste. In attesa di sapere chi riceverà il 4 novembre il Premio Goncourt 2024, un riconoscimento molto francese che contribuisce all’economia del libro, la rivista Spirito ha deciso di puntare i riflettori sul settore editoriale.

Costantemente sepolto ma sempre rinato, il libro mostra in realtà una formidabile capacità di adattamento ai cambiamenti tecnologici. Ne parla l’economista Françoise Benhamou “vita paradossale”che riflette sia il “vitalità straordinaria » del settore, ma anche la sua capacità di “ essere parte del lungo tempo che passa dalla scrittura all’incontro con il lettore, adattandosi ad una società incline all’accelerazione”.

Grande editore di scienze umane, scomparso un anno fa, François Gèze (1948-2023) è presente in questo numero grazie a un testo postumo, in cui spiega che “la continuità dei fondamentali delle nostre attività è rimasta molto solida”. Pensiamo di ascoltarlo quando teme di essere rimproverato per il suo «ottimismo ».

Un’opera della mente e un oggetto commerciale

Ma la crisi del Covid-19 ha dimostrato la grande resilienza dei libri, dove l’ansia della lettura e il piacere della lettura si sono intrecciati. In questo settore dove l’artigianato (il piccolo editore) è sempre stato fianco a fianco con l’industria (gruppi come Hachette o Editis), il libro resta segnato dalla sua duplice natura: opera della mente di un autore, come scriveva Immanuel Kant, che è anche un oggetto commerciale, commercializzato da un libraio.

Leggi anche | Articolo riservato ai nostri abbonati La sorprendente fioritura delle librerie in Francia

Aggiungi alle tue selezioni

In Francia, dove ci sono più librerie che negli Stati Uniti, la legge sul prezzo unico dei libri, adottata nell’agosto 1981 dalla sinistra, poi convalidata dalla destra tornata al potere nel 1986, riflette l’importanza delle politiche pubbliche in Francia , come spiega il professore di scienze dell’informazione Bertrand Legendre. Questa legge ha avuto un impatto significativo a livello internazionale. In Francia si è imposto alle librerie online, come Amazon, con la battaglia sui costi di spedizione, e si è adattato ai libri digitali.

Se c’è un ambito in cui Internet e i social network hanno scosso i libri, nel bene e nel male, è quello della critica letteraria. Da un lato, l’emergere di comunità di lettori, come Goodreads o Babelio, ha permesso lo scambio e la condivisione, nota l’insegnante di comunicazione Louis Wiart, dall’altro c’è stata la comparsa di influencer letterari, mediatici e soprattutto commerciali.

Leggi anche | Articolo riservato ai nostri abbonati “Amazon pesa molto sui libri, ma in Francia meno che altrove”

Aggiungi alle tue selezioni

Infine, la città di Marsiglia è diventata il nuovo tempio dell’editoria? Rémi Baille e Anne Dujin, dalla rivista Spirito, ha avviato un dialogo aperto con gli editori Adrien Servières e Marie-Pierre Gracedieu, che gestiscono Le Bruit du Monde, Baptiste Lanaspeze, delle edizioni Wildproject, nonché con Roland Alberto, che gestisce la libreria L’Odeur du temps . Il loro punto in comune: vivono tutti nella città focea e dimostrano l’energia delle Calanques.

Ti resta il 2,8% di questo articolo da leggere. Il resto è riservato agli abbonati.

-

NEXT La mediateca ha anche la sua libreria