Dormi come un bruto di Carole Martinez: un sogno troppo fitto

Dormi come un bruto di Carole Martinez: un sogno troppo fitto
Dormi come un bruto di Carole Martinez: un sogno troppo fitto
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CRITICA – Per il suo quinto titolo, la scrittrice si è trasformata in una didattica del sonno e del catastrofismo.

Dal suo primo romanzo, Il cuore cucito (Gallimard, 2007), Carole Martinez ha gettato le basi di un universo da cui non si è mai allontanato. Un mondo onirico dove la storia, quella grande, si intreccia con il racconto e la magia. L’infanzia, l’apprendimento della vita, la tenacia delle bambine, i destini delle donne eroiche hanno un posto d’onore. Carole Martinez dipinge anche, con grande delicatezza, figure maschili ambivalenti, né del tutto oscure né mai del tutto rassicuranti. Violento? Sì, per alcuni. Troviamo anche nel suo viaggio romantico guaritori e personaggi solitari, esseri ai margini, intrisi di un legame quasi simbiotico con la natura, quanto di più meraviglioso o spaventoso essa offre. Per quanto riguarda l’occultismo e la religione, entrambi i temi fluiscono in modo naturale.

Dormi il tuo sonno brutotitolo preso in prestito da un verso di Baudelaire, segue ogni passo di questo filone fantastico intrecciato di libro in libro da Carole Martinez. UN…

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