Una ragazza spagnola di 16 anni, che secondo i suoi medici soffriva di una malattia agli occhi incurabile, avrebbe riacquistato la vista durante una messa celebrata a Fatima, in Portogallo, nell’ambito delle Giornate Mondiali della Gioventù.
Durante la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) è avvenuto un “miracolo”? Chiusa questa domenica 6 agosto alla presenza di Papa Francesco, la Gmg avrebbe permesso a una ragazzina di recuperare la vista.
Jimena, una spagnola di 16 anni, si era recata a Fatima, in Portogallo, con la sua famiglia per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù, ha riferito Le Figaro. La ragazza soffriva di un problema agli occhi ritenuto incurabile dagli operatori sanitari. Sarebbe guarita improvvisamente dopo una messa della Gmg.
Fu dopo una “novena”, una preghiera recitata ogni sera per nove giorni dalla sua famiglia e dal suo gruppo dell’Opus Dei, che Jimena fu guarita. “Dopo aver ricevuto la comunione, sono tornata al mio banco, mi sono messa a piangere perché era l’ultimo giorno della novena e volevo guarire. Ho detto a Dio “per favore”! E quando ho aperto gli occhi, ho visto perfettamente», ha confidato la giovane in un messaggio vocale.
Nessun trattamento efficace
Jimena soffriva da due anni e mezzo di un problema di tipo muscolare agli occhi, chiamato “spasmo di accomodamento”. Era diventata ipovedente a causa della gravità della sua malattia. Si stava persino preparando a camminare con l’aiuto di un bastone e di un cane guida dall’inizio del prossimo anno scolastico.
Aveva seguito invano varie cure, tra cui una molto avanzata in Giappone. Così lei e la sua famiglia avevano deciso di affidarsi alla religione. Il 28 luglio sono partiti per il Portogallo per pregare insieme per la guarigione di Jimena.
Suo padre era presente al momento della sua guarigione e ha potuto vedere solo l’incredibile: “Ha aperto gli occhi e ha cominciato a vedere tutto. […] Non ci parlavamo quasi, lei piangeva, ci diceva solo “Capisco, capisco”. È una gioia incredibile”, ha detto alla stampa spagnola.
Se i medici non hanno ancora studiato il caso della giovane, la Chiesa cattolica richiede un’indagine che potrebbe durare dai cinque ai quindici anni per confermare l’aspetto miracoloso di una guarigione.
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