Le truppe nordcoreane hanno subito le prime perdite a Kursk, dimostrando i rischi ai quali il “leader supremo” espone il suo Paese sostenendo lo sforzo bellico russo.
Nelle gelide pianure di Kursk, le truppe di Kim Jong-un hanno finalmente vissuto il loro sanguinoso battesimo del fuoco, quasi due mesi dopo aver lasciato la penisola coreana. « Diverse centinaia di soldati nordcoreani sono morti o sono rimasti feriti nei giorni scorsi durante i violenti combattimenti volti a riprendere il controllo di questa porzione di territorio russo conquistata dall'Ucraina lo scorso agosto. »ha dichiarato un alto funzionario americano il 17 dicembre. Il giorno prima, il Pentagono aveva confermato per la prima volta l'impegno in combattimento e le vittime del contingente di circa 11.000 soldati dell'Esercito popolare coreano (KPA) inviati dal “leader supremo” per sostenere lo sforzo bellico di Vladimir Putin. Secondo lo stato maggiore sudcoreano, più di 1.100 soldati nordcoreani sono stati recentemente uccisi o feriti e il loro esercito sta preparando un nuovo dispiegamento di truppe e consegne di armi.
Tra i circa 200 uccisi in uniforme russa il 15 e…
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