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Nuova sparatoria in una scuola americana

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“Tre persone sono morte, compreso il sospetto assassino”, ha detto Shon Barnes, il capo della polizia di questa città del Midwest. L’assassino è stato identificato come una ragazza di 15 anni, ha aggiunto in seguito. “Era una studentessa della scuola e le prove suggeriscono che sia morta per una ferita da arma da fuoco autoinflitta”, ha detto in una conferenza stampa.

I due morti sono un insegnante e uno studente della scuola privata Abundant Life Christian School, ha detto, aggiungendo che due dei sei studenti feriti sono tra la vita e la morte.

La polizia di Madison è stata informata alle 10:57 ora locale di una sparatoria in corso in questa scuola cristiana privata che accoglie quasi 400 studenti, dalla scuola materna alla scuola superiore. “L’assassino era morto prima del nostro arrivo”, ha detto Shon Barnes, precisando che sul luogo della tragedia è stata ritrovata una “pistola”.

L’omicidio è avvenuto in un’unica zona della struttura: “Non so se sia avvenuto in un’aula o in un corridoio”, ha osservato. “Abbiamo messo in sicurezza la scuola, non ci sono altre minacce o pericoli per la comunità”, ha assicurato, affermando di non conoscere, al momento, le motivazioni dell’indagato.

“Prevenire la violenza armata”

Il governatore del Wisconsin Tony Evers ha detto su X che sta “monitorando da vicino la situazione”. Ha aggiunto: “preghiamo per i bambini, gli insegnanti e l’intera comunità della Abundant Life School mentre aspettiamo ulteriori informazioni”.

Joe Biden ha denunciato un atto “scioccante e insensato”. “Il Congresso deve agire”, ha aggiunto il presidente americano, che da tempo chiede invano leggi più severe sulle armi.

“Penso che dobbiamo fare meglio nel nostro Paese e nella nostra comunità per prevenire la violenza armata”, ha affermato il sindaco di Madison Satya Rhodes-Conway. “Speravo che questo giorno non arrivasse mai a Madison”, si è lamentato il consigliere comunale democratico.

I ripetuti omicidi nelle scuole suscitano forte emozione nell’opinione pubblica degli Stati Uniti, un Paese che paga un prezzo molto alto per la diffusione delle armi da fuoco e per la facilità con cui la popolazione ne ha accesso.

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