È tempo di riflessioni a Magdeburgo dopo l'attentato mortale: “Siamo lontani da un Natale felice”

Dopo l'attacco che ha provocato cinque morti e 200 feriti al mercatino di Natale venerdì scorso, è tempo di riflessioni a Magdeburgo, in Germania. Nel corso del suo tradizionale discorso, Frank-Walter Steinmeier, il capo dello Stato tedesco, ha lanciato un appello all'unità e alla coesione nel Paese. “ Molti avranno il cuore pesante durante il periodo natalizio. Molti saranno sconvolti, preoccupati, forse anche spaventati. Tutti questi sentimenti sono comprensibili. Ma non devono dominarci, né paralizzarci“, ha detto.

Martedì molte persone si sono radunate sul luogo della tragedia per rendere omaggio alle vittime. “ C'è sempre stupore, sgomento che questo possa accadere e che riguardi persone innocenti che sono morte, che sono ferite. E non è un Natale come gli altri. Siamo quindi lontani da un “buon Natale”. Ed è molto triste che la nostra politica purtroppo non abbia reagito. Quello che sentiamo ora in tutti i media è che forse questo avrebbe potuto essere evitato“, deplora Kerstin Brinkmann-Schneider.

« Eravamo al mercatino di Natale e siamo partiti 20 minuti prima dell'attentato“, testimonia poi Frank Werner. “ Quando siamo tornati a casa, stavo già ricevendo email dall’estero da persone preoccupate. La notizia l'avevano già vista in Francia e in Messico. Non so davvero cosa dire, è terribilmente triste“, aggiunge.

Il presunto autore dell'attacco è un saudita di 50 anni, Taleb Jawad al-Abdulmohsen, arrestato venerdì sera, esperto psichiatra che lavora in una clinica non lontano da Magdeburgo. Si è lanciato contro la folla a bordo di un potente veicolo BMW a noleggio. Personalità difficile da definire, molto attivo sui social network, ha espresso alla rinfusa opinioni ostili all'Islam, la sua rabbia contro i funzionari dell'immigrazione tedeschi e il suo sostegno alle storie di cospirazione di estrema destra sull'«islamizzazione» dell'Europa.