Il canale televisivo americano ABC pagherà quindici milioni di dollari di danni per porre fine alle cause per diffamazione avviate dal presidente eletto Donald Trump dopo i commenti fatti in onda da un presentatore di punta.
Secondo gli atti del tribunale resi pubblici sabato, l’accordo extragiudiziale tra le parti prevede che questa busta ricostituisca un fondo destinato a finanziare “una fondazione e un museo presidenziale” dedicato al miliardario repubblicano.
Quest’ultimo aveva sporto denuncia contro ABC e George Stephanopoulos, accusando il giornalista di aver affermato, nel corso di un’intervista di marzo con Nancy Mace, eletta al Congresso degli Stati Uniti, che Donald Trump era stato giudicato “responsabile di stupro” durante “un processo relativo al caso E. Jean Carroll.
È stato effettivamente condannato in questa procedura, nel 2023, ma per violenza sessuale. Gli è stato inoltre ordinato di pagare al giornalista e scrittore 85 milioni di dollari per diffamazione, alla luce delle accuse di stupro avvenute negli anni ’90.
L’accordo con la ABC prevede inoltre che il canale e George Stephanopoulos rilascino pubbliche scuse, specificando che “si rammaricano delle dichiarazioni” su Donald Trump, e paghino le sue spese legali per un milione di dollari.
Ex consigliere di Bill Clinton e giornalista politico veterano, George Stephanopoulos è un intervistatore molto efficace e un pilastro di ABC News.
Ha intervistato Barack Obama, Benjamin Netanyahu e Vladimir Putin ed è stato scelto a luglio per un’intervista con il presidente Joe Biden, in un momento in cui l’acutezza intellettuale del candidato per un secondo mandato era seriamente in dubbio. Donald Trump lo ha soprannominato in modo dispregiativo “Slopadopoulos”, definendolo un “uomo piccolo e irritato” e “l’intervistatore più basso e malizioso che ci sia”.
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