Il Ministero degli Esteri britannico ha annunciato il trasferimento di decine di milioni di shekel nella Striscia di Gaza a causa della “situazione umanitaria catastrofica” che vi regna secondo il governo britannico.
Anneliese Dodds, ministro britannico per lo sviluppo internazionale, ha dichiarato in una conferenza al Cairo per gli aiuti umanitari a Gaza che il suo paese stanzia 88 milioni di shekel per questa causa e aggiungerà altri 30 milioni di shekel che saranno pagati direttamente all'UNRWA.
“La Gran Bretagna è impegnata a sostenere le comunità più colpite nella regione e stanzia ulteriori finanziamenti all’UNRWA e a sostenere le riforme dell’Autorità Palestinese. Israele deve agire immediatamente per garantire il libero ingresso degli aiuti umanitari a Gaza”, ha affermato il ministro britannico.
Ricordiamo che l'UNRWA è nel mirino delle autorità israeliane poiché diversi suoi dipendenti hanno partecipato direttamente ai massacri del 7 ottobre e hanno tenuto ostaggi nelle loro case. La Knesset ha addirittura approvato una legge per espellere gli uffici di questa agenzia delle Nazioni Unite dal territorio israeliano e per tagliare tutti i legami tra essa e Israele.
Inoltre, il Coordinatore delle attività del governo israeliano nei territori (COGAT), incaricato di coordinare il passaggio degli aiuti umanitari a Gaza, ha sottolineato ieri che solo il 7% degli aiuti umanitari entrati nella Striscia di Gaza a novembre è stato preso in carico dall'UNRWA.
”Decine di organizzazioni umanitarie operano nella Striscia di Gaza e continuano a svolgere un ruolo sempre più importante nella distribuzione degli aiuti umanitari alle persone bisognose. La settimana scorsa, più di 1.000 camion carichi di aiuti umanitari sono stati raccolti dai vari punti di passaggio e distribuiti in tutta la Striscia di Gaza”, ha affermato il COGAT.
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