Secondo Jean-Sylvestre Mongrenier, ricercatore presso l’Istituto francese di geopolitica (collegato all’Università di Parigi VIII), non dobbiamo rinunciare al progetto di adesione dell’Ucraina alla NATO, perché costituisce “un’idea normativa per il futuro di un’Ucraina libera, sicura e sovrana“. Colloquio.
Cosa succederebbe se Donald Trump smettesse di aiutare l’Ucraina? “Questo scenario è possibile, ma non è inevitabile”
Secondo te, quanto è probabile che l’Ucraina aderisca alla NATO?
La probabilità è bassa a causa dell’opposizione di Stati Uniti e Germania. Tuttavia, tale decisione viene presa per consenso all’interno della NATO. Inoltre, occorre fermare i combattimenti e si deve raggiungere prima un accordo sul cessate il fuoco e poi un accordo sulla sicurezza. Allo stato attuale, l’ingresso nella NATO è un impegno assunto, certo, ma seno il.
gabbianoUn conflitto congelato è una guerra sospesa, e una guerra sospesa è una guerra rinviata.
Quali alternative potrebbe proporre la NATO a Kiev in caso di rifiuto o rinvio di questa adesione?
Nel quadro della NATO esiste già un partenariato ad alto livello e un Consiglio NATO-Ucraina. In attesa di un’ipotetica adesione dell’Ucraina, sono stati firmati accordi bilaterali di sicurezza, ma le garanzie di sicurezza non sono conformi all’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico. È prevista e discussa anche una coalizione di buona volontà, guidata da Parigi e Londra. Ciò farebbe parte di un accordo globale che congelerebbe la situazione nel teatro delle operazioni, dove le truppe europee verrebbero dispiegate per garantire la sicurezza del territorio ucraino. In breve, lo scenario di una confettura ghiacciata. Ricordiamoci però che un conflitto congelato è una guerra sospesa, e una guerra sospesa è una guerra rinviata.
“Donald Trump è l’unico presidente americano a non essersi impegnato ufficialmente a rispettare il principio di mutua difesa”
Il Cremlino utilizza questo tema nella sua strategia politica?
Allo stato attuale, Vladimir Putin sta conducendo una guerra totale contro l’Ucraina, con l’Unione Europea e la NATO nel mirino. Il Cremlino vuole sottrarre quanto più territorio possibile all’Ucraina, distruggere ciò che non può conquistare, ridurre l’Ucraina libera a uno stato monco, senza alleati, potenzialmente privato dell’accesso al Mar Nero, una sorta di non-essere geopolitico. Ma oltre a ciò, le ambizioni sono ancora più grandi, sulla scala dell’Eurasia post-sovietica, dell’Europa, persino del “mondo post-occidentale”.
Non pensiamo quindi che un cessate il fuoco e uno spiegamento di truppe europee al di fuori della NATO possano attirare Vladimir Putin. Per lui sarebbe solo una pausa tattica. Una soluzione non NATO avrebbe per Mosca il vantaggio di indebolire la solidarietà geopolitica degli alleati europei con gli Stati Uniti e di minacciare il futuro dell’Alleanza Atlantica. Inoltre un simile dispiegamento, anche senza truppe americane, dovrebbe essere sostenuto dalla NATO e dagli Stati Uniti.
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