«Al di là del semplice consumatore, i profili dei contrabbandieri, attori della tratta, possono essere vari in termini di età, sesso, nazionalità o esperienza, contrabbandiere occasionale o professionista», assicurano i doganieri del pedaggio parigino. Il luogo è un vero e proprio punto di transito delle merci, punto di ingresso nell’area metropolitana parigina ma anche punto di passaggio verso il sud della Francia e della Spagna.
Nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, i doganieri hanno arrestato un uomo di 25 anni, un conducente agricolo, che trasportava più di un chilo di cannabis nel suo veicolo. Il giovane ammette di “farsi scorta di un chilo di cannabis ogni due mesi e di commerciare con amici e conoscenti”. Il suo procedimento era ben consolidato: posizionava la droga in mezzo a un campo, inviava una foto del luogo esatto all’acquirente, che veniva a ritirare la merce e depositava lì il denaro.
Tra i 100 e i 1.000 euro
Qualche mese fa era stato uno studente di 21 anni di Sciences Po a essere fermato con più di 10 chili di eroina al casello di Saint-Arnoult. “In tribunale ha spiegato che aveva bisogno di soldi per pagare l’affitto, i suoi genitori non potevano aiutarla finanziariamente”, apprende la parigina.
Persone in cerca di lavoro, camionisti, padri… Non sembra esserci un profilo tipico e la piaga colpisce un gran numero di categorie professionali. Ogni corsa può fruttare dai 100 ai 1.000 euro, a seconda dei quotidiani.
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