Accordo tra datori di lavoro e sindacati francesi per ridurre l’indennità di disoccupazione dei lavoratori transfrontalieri

Pubblicato il 15 novembre 2024 alle 10:14. / Modificato il 15 novembre 2024 alle 16:17

I datori di lavoro e i sindacati francesi hanno finalmente raggiunto giovedì sera un accordo sulle nuove norme relative all’assicurazione contro la disoccupazione. Un accordo accolto favorevolmente dal governo che chiedeva di reperire 400 milioni di euro di risparmio all’anno. Questo dossier portato avanti dai macronisti all’epoca era pendente sin dalla loro sconfitta elettorale. L’obiettivo fondamentale era incoraggiare un maggior numero di francesi disoccupati a tornare al lavoro. Un approccio in linea con il piano del Presidente della Repubblica per lottare contro le professioni in tensione e soprattutto per raggiungere la “piena occupazione” per rilanciare la crescita, cuore del suo progetto economico. Nel frattempo, l’impennata dei deficit pubblici e la crisi di bilancio hanno anche imposto l’idea che si dovessero trovare molti più risparmi. In ogni caso, questo è il desiderio dichiarato del nuovo governo di Michel Barnier, in virtuale coabitazione con Emmanuel Macron.

E, sorpresa, per risparmiare sull’assicurazione contro la disoccupazione, datori di lavoro e sindacalisti francesi si sono accordati nel proporre in particolare… di ridurre l’indennità per i frontalieri disoccupati che hanno lavorato in Svizzera (così come in Lussemburgo, Germania e in Belgio).

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