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Ha nascosto 20 milioni di euro tra le mura di casa: il capo della polizia forniva servizi ai narcotrafficanti

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Un caso che sta facendo molto rumore dall'altra parte dei Pirenei.

Oh, che bella cattura.

Il 6 novembre le autorità spagnole hanno messo le mani su uno dei più grandi sequestri di beni cocaina della storia: 13 tonnellate di polvere bianca nascoste in scatole di banane trasportate in un container ad Algeciras.

Nel processo, l'indagine ha preso una svolta spettacolare. Poiché gli Affari Interni hanno effettuato l'arresto del capo della sezione crimini economici della Polizia Nazionale, Óscar Sánchez Gil.

Sua moglie era coinvolta

Presentato come un poliziotto brillante e discreto, Óscar Sánchez Gil, 48 anni, ha frequentato la sezione narcotici e criminalità organizzata, ricorda El Mundo. Il suo arresto avrebbe sorpreso molti dei suoi colleghi. Ma gli affari interni lo seguono ormai da diversi mesi, sospettato di avere legami con l'organizzazione criminale che ha portato il famoso container ad Algeciras. È accusato di corruzione e riciclaggio di denaro.

Óscar S. era il capo dell'unità di riciclaggio ed era stato precedentemente responsabile della brigata della narcotici. Un agente di polizia discreto che nessuno sospettava di lavorare per i trafficanti di droga. Ma teneva nel suo ufficio un milione di euro in banconote da 500 e 50 https://t.co/74lWk59hLx

— EL PAÍS (@el_pais)

Un arresto spettacolare e un sequestro impressionante: secondo i nostri colleghi, la polizia ha trovato 20 milioni di euro nascosti nei muri della casa del loro collega. Inoltre avrebbero trovato 1 milione di euro in 50 banconote nascoste… nell'ufficio di Óscar Sánchez Gil. Soldi che sarebbero… suoi. Una somma raccolta negli anni per i servizi resi, insomma “i benefici ottenuti per il suo ruolo nella cospirazione”. Arrestata anche la moglie.



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