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Trump e Harris si dirigono verso Ovest

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(Washington) Kamala Harris e Donald Trump si recheranno giovedì negli Stati Uniti occidentali, dove il candidato repubblicano dovrebbe ribadire il suo messaggio aggressivo sull’immigrazione mentre il suo rivale democratico conta su Jennifer Lopez, tra le altre star, per mobilitare gli ispanici elettorato.


Inserito alle 7:07

Aggiornato alle 9:53

Aurelia FINE

Agenzia -Presse

Cinque giorni prima di un’elezione dall’esito imprevedibile e dalle conseguenze potenzialmente violente, l’ex presidente e il vicepresidente sono impegnati in un inseguimento attraverso i sette stati cruciali.

Gli americani hanno iniziato a votare per posta e presto. Più di 60 milioni hanno già presentato il loro voto. Nel 2020, un totale di 155 milioni di elettori hanno votato per le elezioni presidenziali.

Donald Trump ha programmato un incontro con il commentatore della destra radicale Tucker Carlson in Arizona e una manifestazione nel vicino Nevada giovedì.

Andrà anche nel New Mexico, scelta ancora più sorprendente visto che questo Stato sembra essere stato vinto da Kamala Harris.

Quest’ultimo, come ha già fatto in diverse occasioni, mobiliterà celebrità: in questo caso “J. Lo”, per un raduno a Las Vegas (Nevada), e i “Tigres del Norte”, gruppo musicale messicano, per un raduno a Phoenix (Arizona).

Muschio e giustizia

La democratica, che cerca di distinguersi da Joe Biden senza rinnegarlo del tutto, si ritrova invischiata in una polemica avviata dall’ottuagenario presidente, che martedì ha definito “spazzatura” i sostenitori del suo predecessore repubblicano, prima di correggersi.

Kamala Harris ha assicurato di “non essere assolutamente d’accordo con qualsiasi critica rivolta alle persone in base alla persona per cui votano”, mentre Donald Trump ha detto ai suoi sostenitori: “Kamala e Joe vi trattano come spazzatura, vi vedo come l’anima dell’America.

L’ex presentatore di reality, con il suo senso dello spettacolo molto particolare, mercoledì è arrivato al punto di fare una campagna elettorale a bordo di un camion della spazzatura.

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FOTO BRENDAN MCDERMID, ARCHIVIO REUTERS

Mercoledì Donald Trump, con il suo particolarissimo senso dello spettacolo, è arrivato al punto di fare campagna elettorale a bordo di un camion della spazzatura.

Il miliardario può contare sull’appoggio attivissimo di Elon Musk, che lo ha messo nei guai con la giustizia.

Il fondatore di Tesla e SpaceX è stato chiamato giovedì a Filadelfia, in Pennsylvania, per spiegare la lotteria da un milione di dollari che ha lanciato per premiare quotidianamente un elettore di Donald Trump in uno stato chiave delle elezioni.

In Occidente, e in particolare in Arizona, Stato al confine con il Messico, Donald Trump dovrebbe promettere nuovamente di porre fine a quella che definisce “invasione” di migranti.

Il candidato repubblicano è stato sconfitto di stretta misura da Joe Biden nello Stato del Grand Canyon.

Kamala Harris ha reclutato Jennifer Lopez, nata a New York da genitori portoricani, per una sera, sperando di trarre vantaggio da una recente controversia.

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FOTO EVELYN HOCKSTEIN, ARCHIVIO REUTERS

La vicepresidente e candidata democratica Kamala Harris durante una manifestazione in Wisconsin, 30 ottobre 2024.

Durante un incontro con Donald Trump a New York, un comico ha paragonato il territorio americano di Porto Rico a una “isola galleggiante di spazzatura”, scatenando un’ondata di indignazione all’interno della grande diaspora portoricana.

“Non spazzatura”

Il team della campagna democratica ha pubblicato giovedì un nuovo video in spagnolo, in cui un narratore pubblicizza “un’isola di scienziati, poeti, educatori, stelle ed eroi” e dichiara “non siamo spazzatura”, prima di invitare a votare per il candidato democratico.

Oltre all’elettorato ispanico, la vicepresidente cerca di mobilitare l’elettorato femminile, in particolare promettendo di ripristinare il diritto federale all’aborto, di fronte a una rivale abituata alle manifestazioni sessiste.

Giovedì, i democratici hanno fatto circolare ampiamente un filmato del raduno di giovedì di Donald Trump, in cui l’ex presidente prendeva in giro i suoi stessi consiglieri chiedendogli di smettere di presentarsi come un “protettore” delle donne e affermava: “Lo farò se le donne piaccia o no.”

I due candidati si accusano a vicenda di dividere il Paese, politicamente distorto secondo i sondaggi che non riescono a decidere tra loro.

Più si avvicinano le elezioni del 5 novembre, più cresce la preoccupazione per una possibile protesta violenta se la vittoria dovesse sfuggire a Donald Trump.

I seggi elettorali delle contee più contese, bersaglio di forti tensioni quattro anni fa, si sono trasformati in fortezze, protette da recinzioni in ferro battuto e metal detector.

L’ex presidente repubblicano, che non ha mai ammesso la sconfitta del 2020, ha già iniziato a parlare di “imbrogli” in Pennsylvania.

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