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Sicurezza: l’ONU vota per un embargo globale su tutte le armi ad Haiti

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L’ONU vota per un embargo globale su tutte le armi ad Haiti

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU aveva già imposto nell’ottobre 2023 un embargo generale sulle armi leggere e sulle munizioni destinate ad Haiti.

Pubblicato oggi alle 1:30

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Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato venerdì per un embargo globale su tutte le armi e le attrezzature militari destinate ad Haiti, un povero paese caraibico controllato da bande armate.

All’unanimità dei 15 membri, il Consiglio ha adottato la risoluzione 2752 (2024) che impone “a tutti gli Stati membri (delle Nazioni Unite) di adottare le misure necessarie per impedire la fornitura, la vendita o il trasferimento diretto o indiretto a destinazione di Haiti, da o attraverso loro territori o da parte dei loro cittadini (…) di tutti i tipi di armi, comprese armi, munizioni, veicoli ed equipaggiamenti militari e paramilitari.

Il testo, redatto da Ecuador e Stati Uniti, rinnova per un anno anche il mandato di un comitato di esperti che da due anni monitora le sanzioni adottate contro Haiti.

“Brutalità indicibile”

Nell’ottobre 2022, il Consiglio di Sicurezza ha istituito un regime di sanzioni (divieto di viaggio, congelamento dei beni, embargo mirato sulle armi), ma che ha preso di mira solo un unico capobanda, Jimmy Chérizier, detto “Barbecue”.

L’elenco comprende ora sette capi di queste formidabili bande armate, di cui due aggiunti a settembre. Queste potenti bande controllano l’80% della capitale Port-au-Prince e le principali strade del paese e stanno devastando il paese. Nell’ottobre 2023 il Consiglio ha imposto un embargo generale sulle armi leggere e sulle munizioni.

Ma ad aprile gli esperti incaricati hanno giudicato l’impatto delle sanzioni “estremamente limitato” e l’applicazione dell’embargo “mediocre”. All’inizio di ottobre, un attacco di bande, di “indicibile brutalità” secondo il governo haitiano, contro la città di Pont-Sondé ha provocato almeno 109 morti e più di quaranta feriti.

Forza multinazionale

Una forza multinazionale guidata dal Kenya, a sostegno della sicurezza ad Haiti, ha iniziato a schierarsi quest’estate in questo paese caraibico devastato dalla violenza armata e che affronta da anni una grave crisi umanitaria, economica e politica.

A novembre dovranno essere schierati altri 600 agenti di polizia promessi da Nairobi, mentre da gennaio sono morte almeno 3.661 persone, secondo un rapporto dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani della fine di settembre.

“La situazione è ancora terribile e gli Stati Uniti rimangono profondamente preoccupati per la crisi umanitaria e di sicurezza”, ha detto la loro vice ambasciatrice, Dorothy Shea, al Consiglio di Sicurezza.

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