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l’ONU chiede un’indagine “indipendente” dopo l’attacco israeliano al villaggio di Aïtou, nel nord del Libano

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Francia, Germania, Italia e Regno Unito denunciano le “minacce” che gravano su UNIFIL

“Noi, Ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione a seguito dei recenti attacchi dell’esercito israeliano alle basi UNIFIL [Force intérimaire des Nations unies au Liban]che ha lasciato feriti diversi peacekeeper”scrivono le cancellerie in un comunicato congiunto. “Condanniamo ogni minaccia alla sicurezza dell’UNIFIL”continuano, chiedendo questi “Gli attacchi cessano immediatamente”.

Ricordando tutto questo “attacco deliberato” contro le forze di pace è contrario al diritto internazionale, sostengono “Israele e tutte le parti sono tenute a rispettare il loro obbligo di garantire la continua incolumità e protezione del personale dell’UNIFIL e di consentire all’UNIFIL di continuare a svolgere il proprio mandato”.

Ieri domenica il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha invitato il segretario generale delle Nazioni Unite (ONU), Antonio Guterres, a mettere a disposizione i circa 10.000 caschi blu dell’UNIFIL “riparatevi immediatamente”. “Il vostro rifiuto di evacuare i soldati dell’UNIFIL li rende ostaggi di Hezbollah. Questo li mette in pericolo”ha insistito. Il capo del governo dello Stato ebraico ha appena ribadito il suo appello al ritiro dell’ONU “temporaneamente” le forze di pace dell’UNIFIL,

Questi commenti sono stati espressi mentre almeno cinque soldati dell’UNIFIL sono rimasti feriti nei giorni scorsi a margine degli scontri tra l’esercito israeliano e Hezbollah nel sud del Libano. Questi attacchi sono stati fermamente condannati dall’ONU, che ne ha sollevato la possibilità “crimini di guerra”.

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